Isabel Allende ed i suoi libri iniziati a scrivere ogni 8 gennaio
Giovedì 8 gennaio 1981, Isabel Allende è nella sua casa di Caracas. Vive in Venezuela da ormai sette anni, una sorta di esilio volontario, scelto dopo che il golpe del generale Pinochet, avvenuto il 10 settembre del 1973, aveva assoggettato il Cile ad uno spietato regime militare. Nel corso dell’assalto armato a La Casa de La Moneda, il palazzo presidenziale di Santiago, aveva perso la vita Salvador Allende, presidente del Cile e cugino del padre della scrittrice. In quel periodo Isabel, giornalista del quotidiano El Nacional di Caracas è alle prese con un matrimonio in crisi e due figli da avviare agli studi universitari.
La mattina di quel lontano giovedì le giunge la notizia che suo nonno, presso il quale aveva vissuto per alcuni anni della sua infanzia, è in fin di vita. Ma Isabel non può correre al suo capezzale, a causa della situazione politica cilena, come vorrebbe. Presa allora la penna comincia a scrivere una lettera al nonno. Quella lettera non giungerà in tempo e non sarà mai letta dal destinatario che, nel frattempo muore. Essa diventerà però il punto di partenza, la base su cui Isabel costruirà il suo primo romanzo: La casa degli spiriti.
Prima di pubblicarlo dovette attendere l’anno seguente poiché nessuna casa editrice sudamericana voleva stamparlo in quanto l’autrice era sconosciuta al pubblico dei lettori ed inoltre era una donna. Finalmente l’anno successivo, il 1982 il romanzo uscirà per la casa editrice Plaza Janes di Buenos Aires e sarà un successo planetario, che lancerà l’autrice nel campo della letteratura. Dopo quel primo libro Isabel inanellerà una serie di romanzi di grande successo, che la faranno diventare la scrittrice latino americana più letta al mondo. E, per un motivo sentimentale, tutte le storie dei libri successivi prenderanno l’avvio in un giorno ben preciso: l’8 gennaio.
Il suo primo romanzo narra le vicende della famiglia Allende a partire dagli anni Venti e la figura di suo nonno sarà adombrata in quella del protagonista Esteban Trueba.
Isabel Allende era nata il 2 agosto del 1942 a Lima in Perù da Tomàs Allende, ufficiale e diplomatico cileno e da Da Francisca Llana Barros. Nel 1945 Tomàs abbandona la famiglia e Francisca rimasta priva di redditi decide di tornare a Santiago, coi suoi tre figli, per andare a vivere in casa del padre uomo benestante e appartenente alla buona borghesia cittadina. Grazie anche all’aiuto di Salvador Allende, cugino del padre e futuro presidente del Cile, Isabel e i fratelli avranno i mezzi per poter studiare senza alcun problema economico.
Isabel è una ragazza vivace e curiosa che comincia a leggere i libri prelevati dalla biblioteca del nonno ed anche quelli trovati in un baule ereditato dal padre. In quel baule trovò le serie complete dei romanzi di Jules Verne e di Emilio Salgari. La permanenza in casa del nonno giunge alla fine quando nel 1956 Francisca si sposa in seconde nozze con un altro diplomatico. Da quel momento la famiglia prende a peregrinare attraverso diversi paesi, al seguito degli incarichi del patrigno. Passa dalla Bolivia all’Europa e poi i Libano.
Isabel viene iscritta prima alla Scuola Usa e poi a un collegio inglese ma la ragazza mostra un carattere forte ed indipendente ed all’età di quindici anni decide di tornare Santiago, dove si impiega come segretaria presso il Dipartimento dell’Informazione, un ufficio della FAO. Conosce e sposa Miguel Frias da cui avrà due figli Nicholas e Paula. Dopo il matrimonio intraprende la professione giornalistica, carta stampata e televisione diventeranno il suo mondo. Qui, come conduttrice della rubrica di Channel 7, dal titolo “Los impertinentes”, raggiunge una vasta notorietà, che raggiunge il culmine negli anni tra il ’70 ed il ’74.
Nel settembre del ’73 il governo è rovesciato dal golpe di Pinochet e Isabel comincia ad impegnarsi attivamente in politica prestando aiuto ai perseguitati dal regime e facendo filtrare all’estero notizie sulle atrocità dei militari. Il regime la tollera, ma poi la giornalista si rende conto che viene usata e ripara all’estero. Scegli di autoesiliarsi a Caracas, dove trova impiego presso il quotidiano El Nacional. A Caracas è raggiunta dai figli e dal marito. Purtroppo il matrimonio entra in crisi e nel 1988 si giunge alla separazione. Subito dopo, però nel corso di uno dei suoi giri per la presentazione dei suoi romanzi, incontra a San Josè, negli Stati Uniti, William Gordon con cui convola a nuove nozze e va a vivere in California, dove ancora dimora nella cittadina di San Rafael.
Dopo il successo del suo primo romanzo che le guadagnò una fama mondiale Isabel ha pubblicato una lunga serie di romanzi, circa trenta cui ha sempre arriso un grande successo: D’amore e d’ombra, Eva Luna, La città delle bestie, Il mio paese inventato, L’isola sotto il mare, Il quaderno di Maya e da alcuni di sono stati tratti film di indiscutibile valore.
E’ del 1991 Il piano infinito in cui narra della vita negli Usa accanto a William Gordon mentre in Paula narra della tragedia che ha sconvolto la sua vita; Paula è infatti il nome della figlia che, affetta da una malattia rara e incurabile, è morta dopo aver trascorso un lungo periodo in stato comatoso.
Isabel Allende è senza dubbio, oggi, la scrittrice di lingua spagnola più letta al mondo, ma su di lei e sulle sue opere la critica è piuttosto divisa. Una parte dei critici, la più malevola, considera i suoi libri una sorta di collage di idee e situazioni prese dai suoi colleghi più famosi. L’altra ugualmente piuttosto distaccata, la scrive al filone del realismo magico sulla scia di Grabriel Garçia Marquez, lo scrittore colombiano Premio Nobel nel 1982, che rappresenta indubbiamente il riferimento principale di tutta una generazione di scrittoti latinoamericani.
Come accade sovente il successo di pubblico non coincide con quello della critica e forse qualche lieve dubbio su, almeno una parte della produzione della Allende, può anche non essere illegittima. C’è da dire che al giorno d’oggi il mercato editoriale si è trasformato e spesso il libro è considerato alla stregua di un qualunque bene di largo consumo la cui diffusione è legata alla potenza dei mezzi a disposizione per la sua promozione. Cosa questa che certo non privilegia la qualità. Ma questa è un’osservazione che ha valenza del tutto generale e non si indirizza solo particolarmente alla Allende che continua tutt’oggi ad appassionare lettori di generazioni diverse.
“Isabel Allende, escritora” by Casa de América is licensed with CC BY-NC-ND 2.0. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.0/
“Entrevista a Isabel Allende” by Casa de América is licensed with CC BY-NC-ND 2.0. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.0/
“Isabel Allende at Fromm Hall, USF.” by shawncalhoun is licensed with CC BY-NC 2.0. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nc/2.0/
“Ministra Valdés asiste al lanzamiento de la novela ‘Largo Pétalo de Mar’ de Isabel Allende 01” by Ministerio de las Culturas, las Artes y el Patrimo is licensed under CC BY-NC-SA 2.0
“Firma de Isabel Allende” by pcambraf is licensed with CC BY 2.0. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by/2.0/