Alla Vigilia di Natale e di Capodanno, la tradizione del “cuoppo” presso a’ Paranza
Con il nome “paranza” si può intendere il peschereccio o la rete da pesca da fondo a strascico tirata da due piccole imbarcazioni, oppure la frittura di pesce composta prevalentemente da pesci di piccole dimensioni. In questo caso si tratta della famosa pescheria in via Vernieri, a’ Paranza, che, soprattutto per la vigilia di Natale, propone il tradizionale “cuoppo” ai suoi clienti, con gamberi, alici fritte e totani. Gaetano Ragone, il giovane titolare, sottolinea, “sono prodotti locali”.
Con il nome “cuoppo” si indica una piccola rete da pesca a forma di cono con cui venivano presi i pesci più piccoli. Una volta fritti è stato dato dalla tradizione napoletana lo stesso nome all’involucro che cli contiene.
Ma, oltre ai prodotti pescati, fritti e posti nel cuoppo, presso a’ Paranza di Salerno, la magia continua a Natale con prodotti preparati pronti alla cottura come le famose polpette di alici, crocchè di salmone, panzarotti al baccalà, alici “panza a panza”, tutto rigorosamente da asporto, secondo le normative anti-Covid. Un modo per non rinunciare ai sapori della tradizione, che, mai come a Natale, vanno rispettate.
Il mare è generoso e Gaetano guarda oltre, con i prodotti locali crea una linea gastronomica dove a fare da protagonista sono il tonno e le alici di Cetara. Come dire, tutto il mare del golfo di Salerno in barattoli di vetro per conquistare i commensali anche durante il Natale. Il marchio è ovviamente ‘a Paranza“.
