Oggi nasceva il Teatro San Carlo, per Pina Testa “il mio paradiso”
Vuoi tu sapere se qualche scintilla brucia in te? Corri, vola a Napoli ad ascoltare i capolavori di Leo, Durante, Jommelli, Pergolesi”. (Jean-Jacques Rousseau, Dictionnaire de Musique).
Nella data della seconda inaugurazione del Teatro San Carlo, dopo l’incendio subìto, incontro Pina Testa, la ballerina salernitana conosciuta a livello internazionale, pura espressione dell’arte della danza che del teatro napoletano sorto 41 anni prima de la Scala di Milano e 55 anni prima de la Fenice di Venezia, ha fatto la sua fonte di ispirazione, la sua “casa” e la sua vita.
Entrata nel 1973 nel quarto corso della Scuola di Danza del prestigioso teatro napoletano, nel 1977 Pina Testa resterà caso unico per il suo ingresso nel Corpo di Ballo del San Carlo a soli 17 anni, un anno prima della sua licenza liceale. Giovanissima ha respirato le atmosfere che solo questo teatro è in grado di trasmettere, per tutta l’arte, la storia e la cultura che vi ha girato intorno.
Quali le emozioni legate al San Carlo dell’étoile Pina Testa?
Questo teatro è la mia vita. Qui ho conosciuto maestri, registi, coreografi, ballerini. Qui ho danzato su note indimenticabili. Noi sancarliani che abbiamo trascorso periodi davvero unici su questo palcoscenico, qui siamo cresciuti professionalmente e qui abbiamo amato, giorno dopo giorno, persino l’odore delle tavole del palcoscenico. Le sensazioni delle prove fatte la settimana prima di ogni spettacolo, restano indelebili nella mia mente. Essere l’étoile del San Carlo mi ha fatto sentire in un Paradiso meraviglioso, intriso d’arte, di bellezza. Dei miei 30 anni al San Carlo, ricordando tutte le luci accese ad illuminare noi ballerini in quella location così sfarzosa ed legante, restano ancora oggi autentici brividi. Nonostante i sacrifici e le difficoltà, quel Teatro resta la mia casa, la cosa più importante della mia vita, al secondo posto, solo dopo ai miei figli…