Juve-Napoli: l’imbarazzante spettacolo davanti a 200 paesi collegati

Salernonews24-Sport-di Emanuele Petrarca-
Una partita durata più di 24 ore e che sembra non avere una fine. Juventus-Napoli doveva essere lo spot perfetto per il calcio italiano nel mondo e, invece, è diventata l’ennesima dimostrazione di disorganizzazione e incomunicabilità tra società, enti calcistici, enti regionali e paese.
Nessuno si sarebbe mai aspettato che alle 20:45 di domenica sera più di 200 paesi, collegati televisivamente, avrebbero visto il prato verde dell’Allianz Stadium di Torino totalmente vuoto in uno scenario paradossale dove sugli spalti si registrava la presenza di mille spettatori. In campo, per pochi minuti, si è palesata la presenza dell’undici titolare della Juventus più panchina e addetti ai lavori, mentre l’altra metà campo era totalmente vuota.
Il Napoli, infatti, non si è presentato all’appuntamento perché bloccato dall’ASL dopo le positività di due giocatori e un collaboratore tecnico; la Juventus, invece, ha scelto di presentarsi dopo che l’ASL di Torino ha acconsentito all’attività sportiva dopo l’isolamento fiduciario di ieri a causa di due positivi nel gruppo squadra. Due enti simili che hanno agito in modo totalmente diverso e che hanno permesso ciò che sta avvenendo in queste ore.
Non essendosi presentato, il gruppo di Gattuso perderà la partita per 3-0 a tavolino ma si appellerà alla possibilità di fare ricorso per trasformare la sconfitta in “rinvio”.
Lo spettacolo, offerto ieri da tutti gli enti coinvolti, è uno dei più tristi e deprimenti che il Calcio italiano (e non solo) potesse offrire. Ieri hanno perso tutti e il futuro di questo campionato è sempre più incerto.
Partiamo per gradi: qualche giorno fa la Lega Serie A ha ufficializzato un nuovo protocollo, firmato da tutti i presidenti, in cui solo squadre con più di 10 contagiati potevano richiedere lo spostamento di una sola partita. Nel caso in cui un club avesse meno di 10 contagi o chiedesse lo spostamento di più partite sarebbe arrivata immediatamente la sanzione del 3-0 a tavolino.
Si tratta di un regolamento di facile interpretazione ma di difficile applicazione. Le partite a tavolino falsano un campionato già falsato in partenza con l’impossibilità di poter schierare le migliori squadre a causa del Covid. Si tratta di una scelta obbligata visto che, con Euro2021 e Mondiale 2022, il calendario non può essere modificato.
Genoa, Milan e Atalanta hanno sperimentato sulla propria pelle il dover giocare nonostante giocatori contagiati e in quel caso tutti gli enti sanitari avevano disposto isolamenti fiduciari.
Dopo la positività di Zielinski ed Elmas, invece, è apparso il comunicato dell’ASL di Napoli che escludeva la possibilità di far partire i partenopei a Torino, contraddicendo la regolamentazione dell’organo calcistico.
Nonostante ciò, nessun organo politico o sociale è intervenuto per trovare compromessi e tutti hanno deciso di tenere le loro inamovibili posizioni. La Lega ha deciso che la partita doveva essere giocata non pensando ai rischi di contagio ma applicando il protocollo. L’ASL e il Napoli hanno mantenuto e giustificato la propria linea dimenticandosi di una cosa ben più grave: il Napoli Primavera, che si allena insieme alla prima squadra, è andata a giocare in trasferta a Lecce (!).
A
nche la Salernitana ha ricevuto, dallo stesso ente, il via libera nonostante i contagi, adoperando la stessa linea imposta dal Milan, l’Atalanta e la stessa Juve, ma adottando, sul proprio territorio, due pesi e due misure creando una situazione inspiegabile. La Juventus non è venuta incontro alle esigenze del Napoli; i partenopei hanno, in ogni caso, violato un protocollo firmato anche da loro stessi; il Ministro Spadafora, la Lega e tutti gli altri hanno preferito mantenere una linea ambigua lasciando quasi decidere le squadre tra la salute ed il lavoro.
Tutti hanno agito nella più totale autarchia e le leggi sportive si sono contrapposte alle leggi socio sanitarie. In Premier League e in altri paesi i protocolli non sono gestiti autonomamente dagli enti del mondo del calcio, ma da tutto l’intero paese. Lo scenario, messo in mostra nel caso “Juve-Napoli”, ha dimostrato che nel nostro paese, invece, regna la disorganizzazione.
Intanto, ieri, una partita decisiva per l’andamento del campionato non è stata giocata e il Calcio Italiano ha messo in mostra uno spettacolo imbarazzante davanti
a 200 paesi collegati.
Валерий Дед, CC BY 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/3.0>, via Wikimedia Commons

Emanuale Petrarca

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