L’odio e l’ignoranza

Ritengo necessario dire la mia sull’omicidio Maria Paola Gaglione a Caivano.

Breve riassunto dei fatti per chi non abbia letto nulla a riguardo: Maria Paola è fidanzata con Ciro, ragazzo nato donna che col tempo ha deciso di seguire la propria natura. Michele Antonio, fratello della vittima, non reputa “sana” la relazione intima della sorella con Ciro e la osteggia con tutti i mezzi fino al tragico epilogo di qualche giorno fa.

Non sono un giudice e saranno le autorità a stabilire le responsabilità, quello che mi preme far notare e la pessima informazione che sta avvolgendo questa vicenda.

Sembra che il problema dell’accaduto stia nella natura della relazione che aveva la vittima con Ciro, il trans di cui era innamorata. A mio giudizio la cosa da mettere in evidenza è che un fratello tenta di uccidere la sorella perché non approva le sue frequentazioni, questa è la cosa che personalmente mi inquieta di questa storia. L’odio familiare.

Si cerca attraverso altri aspetti della storia d’amore che avevano i due protagonisti dell’incidente provocato da Michele Antonio, di non parlare della vera tragedia: questa storia, figlia del degrado e dell’ignoranza ha molti risvolti tristi e lugubri che ci ostiniamo a non vedere.

Il Parco Verde di Caivano, purtroppo celebre per l’abbandono delle istituzioni, diventa il naturale palcoscenico di una vicenda drammatica in cui i protagonisti principali che vogliono vivere il sentimento più naturale che conoscono, non possono abbandonarsi a quello che provano perché rischiano la vita.

Perché ne parlo in questa rubrica? Il mio è, anche attraverso questa vicenda, un invito ad usare lo sguardo per osservare, capire e conoscere il mondo in cui viviamo ed i tempi della nostra società.

Questa storia evidenzia la mancanza di rispetto degli altri, racconta che la scuola non riesce a dare forza ai ragazzi, che chi nasce in certi territori solo con la fuga riesce a salvarsi contribuendo ulteriormente al degrado di questi posti che sembrano non avere speranza e per questo diventano gli scenari migliori dove coltivare odio e delinquenza.

Ma la cosa più importante da capire per l’ennesima volta, è che il mondo ha molte facce e nella sua diversità diventa motivo di confronto e di crescita per tutti.

Chi ha paura dei diversi, degli “altri”, ha solo paura di affrontare il mondo ed è una persona “ignorante” che non è in grado di affrontare ed interagire con quello che non conosce.

In questo, come in molti altri casi, la scuola ha un ruolo fondamentale, e dobbiamo tutti augurarci che gli insegnanti a cui affidiamo i nostri nipoti ed i nostri figli siano in grado di insegnare il rispetto, non solo per gli altri come in questo caso, ma rispetto per l’ambiente, per il lavoro, per i nostri territori, per le istituzioni….per tutto. Solo con il rispetto si può migliorare.

La storia della bellissima Maria Paola non ha nulla a che fare con l’omosessualità o con le realtà LGBT, è una storia di degrado che ci dice semplicemente che la direzione in cui ci stiamo muovendo è fallimentare e la rotta va aggiustata subito prima che sia troppo tardi.

Umberto Mancini