Scintille di una nuova rivoluzione di Ottobre in Russia.
-Scarso risalto dai media della “democratica” Italia.- di Antonino Papa-
Da circa tre settimane in atto una vera e propria pre-rivoluzione non violenta nella città di
Khabarovsk, situata nella regione Russa del Far East che ha per capitale Vladivostock;siamo in pratica migliaia di chilometri lontani dal centro del potere a Mosca e ciò sta creando enormi problemi all’apparato del Presidente Vladimir Putin.
A scatenare tutto è stato l’arresto, il 9 luglio scorso, del Governatore della città Sergey Furgal, accusato di una serie di omicidi avvenuti tra il 2004 ed il 2005 che gli costò due mesi di prigione all’epoca, successivamente rilasciato ha poi raggiunto, nel 2018, la carica di Governatore di Khabarovsk dimostrando di amministrare in maniera egregia ed addirittura tagliandosi lo stipendio ed entrando così nelle grazie del popolo.
I cittadini sono convinti che gli omicidi a lui attribuiti siano una messa in scena del Cremlino per eliminarlo politicamente in quanto un uomo concreto anti-regime che ha una visione democratica della politica e che a sorpresa (nel 2018) vinse le elezioni contro il suo antagonista appartenente al partito di Governo. L’arresto del 9 luglio arriva dopo il contestato referendum portato a casa da Putin attraverso il quale si è garantito il potere fino al 2036. La stragrande maggioranza dei cittadini di Khabarovsk crede che i risultati del referendum siano falsati sostenendo di aver votato “contro Putin”, pertanto esistevano già enormi malcontenti in quella regione e l’arresto di Furgal ha fatto scoppiare il putiferio.
Per la prima volta da quando è stata abbattuta la Cortina di Ferro, ed è crollata la vecchia Unione Sovietica, circa 100.000 persone sono scese per le strade della città a protestare apertamente contro il “regime” urlando slogan contro Putin anche abbastanza forti ed offensivi come mai accaduto nella nuova era della Russia.
Tutto senza paura pur di sponsorizzare, attraverso la richiesta di liberazione del loro Governatore, la “libertà e la democrazia” come mai accaduto prima d’ora.
La Polizia locale, incredibilmente, non ha proceduto ad arresti diffusi come accade da sempre in Russia in casi del genere ed il Governo Centrale è stato costretto ad inviare la Guardia Nazionale per sedare la rivolta pacifica, anche perché si sta estendendo a zone vicine ed addirittura su alcuni vagoni di un convoglio ferroviario a Mosca sono apparse scritte a caratteri cubitali “Khabarovsk anche a Mosca” a conferma che il popolo Russo sarebbe pronto ad “insorgere”.
Decine di giornalisti “indipendenti” russi, canali YouTube ed organizzazioni antigovernative di attivisti sono sul posto e stanno diffondendo in rete ciò che sta accadendo e che, ovviamente, la TVRussa non mostra e neanche i media occidentali fatte salve rare eccezioni.
Questo è un momento storico per la Russia (e per il mondo) e se si considera che per le rivolte negli USA causate dalle ataviche battaglie interne tra bianchi e neri siamo stati inondati da servizi televisivi e migliaia di pagine web e stampate non è “normale” che le massime TV occidentali, e pertanto anche Italiane, non diano il giusto risalto a quanto sta accadendo, idem dicasi per quotidiani e tutto il mondo dei media in genere.
Che i media Russi tendano a censurare è una cosa risaputa, ma che lo si faccia velatamente anche da noi, patria della democrazia, è anomalo, a meno che (ed è comunque un atteggiamento ingiustificato) il nostro Governo non ritenga opportuno diffondere notizie di eventi che fomentano le folle in un momento in cui anche l’Italia è divisa ed aleggia tra i cittadini un sentimento forte anti-governativo e di conseguenza “consigli” ai media di non dare risalto alla notizia.
In altre occasioni avremmo avuto dirette H24 da parte di tutti i media e di tutti i colori, ma era un’altra Italia governata da STATISTI ed avente un popolo più colto ed intellettualmente più onesto al quale non mancava il coraggio che i cittadini di oggi non hanno … ma che potrebbe ritornare con una spinta guardando l’esempio di ciò che sta accadendo in Russia.
