SMETTI DI LEGGERE LE NOTIZIE
Questa recensione io non dovrei farla ma la faccio perché serve. Mi spiego meglio: poiché mi trovo qui su di un sito in cui si pubblicano notizie, mai dovrei recensire un volume il cui titolo è SMETTI DI LEGGERE LE NOTIZIE, ma devo farlo perché l’autore forse ha ragione.
Capiamoci: si tratta di una vera e propria provocazione (ma forse neanche tanto) che questo giornalista svizzero Rolf Dobelli ha pubblicato di recente.
Il titolo è proprio quello che avete letto: SMETTI DI LEGGERE LE NOTIZIE.
Il libro in questione credo che tutti devono leggerlo perché è incredibilmente e drammaticamente veritiero ed attuale soprattutto nei tempi di coronavirus che abbiamo vissuto e stiamo vivendo.
Quello che Dobelli propone è una vera e propria “dieta” disintossicante dall’eccesso di notizie che ci invadono a più livelli, spesso prive di approfondimenti, difficilmente è possibile stabilire la loro autenticità, e questo condiziona le nostre scelte di liberi cittadini.
“Purtroppo i giornalisti incorrono anche in un terzo fraintendimento. Scambiano «assente» per «insignificante». A volte è proprio ciò che manca – ciò che non accade – a rivelarsi importante. Per esempio, l’assenza dell’inflazione attesa da dieci anni. O l’assenza del crollo dell’euro, atteso dal 2010. O l’assenza di una pandemia mondiale assolutamente probabile da un punto di vista statistico. I giornalisti hanno una connaturata incapacità di registrare l’assenza, perché i loro sensi sono più affinati per cogliere ciò che accade. E in questo modo trascurano i cani che magari non abbaiano, ma un giorno morderanno sul serio.” Questa è una delle tante affermazioni (scritta 2 anni fa e per questo inquietante) che trovate in questo volume che invita molto a riflettere, non solo i giornalisti, ma tutti quelli che leggono e si informano, per piacere, o per dovere.
E’ una drammatica analisi dei tempi che viviamo e su quanto sia facile credere di non essere manipolati, ma già solo avere uno smartphone ci rende vittime di un sistema che ha come unico scopo il profitto.
In questo contesto il mercato delle “news”, non è esente, è complice anch’esso e vittima allo stesso momento di un sistema incapace di ridare valore all’etica e al rispetto dei fruitori, dei lettori dei giornali.
Perché ne parlo e ve lo consiglio? Perché tutti dovremmo leggerlo e riflettere su quello che stiamo vivendo.
Come vedete anche io ne sono vittima: scrivo una notizia che vi invito a leggere, e vi invito a SMETTERE DI LEGGERE. Cosa è giusto fare?
“Smetti di leggere le notizie” di Rolf Dobelli, edizioni IL SAGGIATORE
Umberto Mancini