Il WineHunter Helmuth Kocher a Cetara, alla scoperta di eccellenze

Bake to the roots, Bake to the Future– di Claudia Izzo-

Uno slogan che parla di radici e di futuro quello che propone il WineHunter, Helmuth Kocher, patron del Merano Wine Festival, ospite d’eccezione presso la Torre Vicereale di Cetara. Qui, alla presenza del sindaco Fortunato Della Monica, l’altoatesino è stato il protagonista di una degustazione di vini salernitani.

Accompagnato dal sindaco Della Monica e da  Stefania Mazzola, moglie del compianto vulcanico artista, Ugo Marano, Helmuth Kocher, ha avuto la possibilità di visitare anche  il Museo Civico della Torre che conserva e propone opere di numerosi artisti dell’immediato passato e contemporanei, di Cetara e della Costa d’Amalfi.

“Un momento di grande importanza”, ha commentato il sindaco di Cetara, ” i nostri territori sono ricchi di eccellenze, Helmuth Kocher è un vero scopritore di prodotti di qualità. Cetara merita di essere conosciuta ed apprezzata ovunque, quindi ben vengano momenti come questo ricchi di bellezza ed intrisi di futuro”

Helmuth Kocher è il presidente ed il fondatore del Merano Wine Festival e la sua passione per il mondo dei vini va ricercata nella sua famiglia che affonda le sue origini nell’arte culinaria. Il concetto dell’importanza fondamentale delle materie prime, Kocher la eredita infatti dalla nonna, cresciuta in un’azienda vitivinicola e cuoca al servizio di nobili famiglie, e dal nonno, proveniente da una famiglia di tessitori di materiali pregiati.

Lo sguardo di Helmuth si posa così sulla bellezza delle vigne e sul gusto dei suoi prodotti, s’innamora di Bordeaux e dei suoi vini. Tornato in Italia coniuga passato e presente e decide di organizzare un evento strepitoso e innovativo: nasce il  Merano WineFestival. E’ il 1992 e il suo nome si lega al concetto di qualità e di eccellenze, Helmut diviene  The WineHunter.

Da allora Helmuth assaggia vini di tutto il mondo, invitato a congressi internazionali, amplia le sue conoscenze tra tradizione ed innovazione. La passione per il gusto e la produzione culinaria lo conduce alla pubblicazione di quattro volumi monotematici:Grappa, Aceto, Olio e Formaggio.

Se il suo motto è excellence is an attitude, la selezione dei vini  sfocia in manifestazioni e formazione, per un discorso di promozione della qualità.

-Come nasce questa passione per il vino?

Questa è una storia lunga come tante storie che nascono oltre trent’ anni fa perchè  il Merano WineFestival raggiunge ormai la XXII edizione quest’anno e nasce alla fine degli anni 80 quando il vino non aveva ancora quella rinomanza che ha oggi, e ho scoperto l’amore per il vino, amore che ho  ho sempre portato avanti con molta passione, molta dedizione, molta convinzione.

Inizia tutto con una passione per i vini francesi…

Giusto. Parliamo della fine degli anni 80 quando la qualità era più o meno all’inizio, i vini francesi, invece, con la loro storia avevano un mercato importante anche come differenza qualitativa. Ho assaggiato un vino di Bordeaux a Bordeaux  e mi son detto-questo è vino! -. Ho voluto saperne di più, da lì è partito tutto e da lì ho scoperto l’Italia perchè anche l’Italia aveva un grande patrimonio vitivinicolo, ancora tanto in scena, pian piano si stava svolgendo. Da lì è nata l’idea, nel 1992, di invitare i produttori a Merano

-Innovazione e formazione sembrano essere le parole d’ordine. Oggi, qui a Cetara perchè?

Intanto, perchè c’ero anche l’anno scorso ed è un posto veramente magico. Dopo un periodo di lockdown Covid-19, diciamo che è il posto migliore per trascorrere qualche giorno, ma soprattutto per gli assaggi dei vini salernitani. Viaggio molto nei territori, per conoscerli,  assaggio i vini e quindi conosco tante qualità vitivinicole.

Ci può svelare qualche segreto sulle prossime iniziative?

Io da un mese ho lanciato il messaggio del Merano WineFestival  che sarà organizzato, anche legato ad uno slogan, che ho clanciato anche ai vini campani, salernitani,  Bake to the roots, Bake to the Future. Sarà a Merano, l’ho lanciato anche nel salernitano, sarà messa in scena la Georgia come origine della viticultura. Qui ci troviamo in Campania, c’è Pompei in questa zona, qui siamo anche all’origine. Prima parlavamo del vino di Bordeaux dove mi sono innamorato del vino, ma chi ha realizzato tutto questo? E’ stato l’Impero Romano è qui che è partito tutto, per cui il Merano WineFestival vuole mettere in scena novemila anni di storia della Georgia e poi l’origine della viticultura di alta qualità dell’Italia e quindi della Campania.

Quando si organizzerà il Merano WineFestival?

Dal 6 al 10 Novembre.

-Quindi ci vedremo!

Certamente!

Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell’Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e organizzatrice del Premio Nazionale Aristeia e di iniziative culturali sul territorio nazionale. Già membro della Commissione Cultura dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è attualmente membro della Commissione Vigilanza. Docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull’emittente RCS75. Già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro “La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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