Covid-19: come cambia la visita dentistica. Ne parliamo con il dr Elio Verace

Per l’emergenza Covid-19 in prima linea ci sono stati medici e gli  infermieri che hanno lottato in Terapia intensiva, negli ospedali da Nord a Sud. Non  bisogna però dimenticare quanti, come i medici dentisti,  hanno svolto un ruolo fondamentale, continuando a svolgere incessantemente, nonostante il Covid-19, la loro attività in un momento in cui i Pronto Soccorso erano del tutto irraggiungibili.

Ne parliamo con il dr Elio Verace, che con il suo Centro Medico sito a Giffoni in Corso Garibaldi, 7, ha adeguato, come tutti i dentisti sono tenuti a fare,  il suo lavoro ed il suo centro medico all’emergenza Covid.

-Come Centro Medico Verace, come avete vissuto l’emergenza Covid-19?

Non abbiamo mai chiuso la struttura, andando a svolgere quel lavoro di urgenza che i Pronto Soccorso non potevano più svolgere data l’urgenza dei casi Covid-19. Messi un pò da parte dai media, abbiamo lavorato risolvendo casi, fin dal  momento iniziale, quando non tutto era ancora chiaro. Subito come Centro  medico abbiamo fatto riunioni con tutto il team e con il consulente del lavoro per capire come essere efficienti senza tralasciare niente, in piena sicurezza per i pazienti e per noi.

-Adesso come avviene una visita dentistica da voi?

Prima di tutto vi è un  triage telefonico per scongiurare possibili infezioni. Bisogna appurare cioè, telefonicamente, se il paziente ha la febbre, se ha la tosse, se lacrimano gli occhi, se è stato a contatto con pazienti Covid-19 in quarantena.  Poi si passa alla Prenotazione.  Nella sala di attesa sono state eliminate tutte le suppellettili. I pazienti vengono invitati a riporre i loro oggetti personali in un contenitore che viene sanificato di volta in volta.

Allo studio dentistico, quando il paziente arriva, dopo il triage telefonico,viene rifatto un altro triage, insieme all’anamnesi e viene misurata la temperatura. Entrano allo studio, in sala di attesa, due pazienti alla volta, con il dovuto distanziamento, se c’è un accompagnatore gli viene chiesto di attendere poi nella sala di attesa, durante la visita. Se è tutto nella norma il paziente può entrare nella sala clinica ben sanificata,  come veniva fatto già prima dell’emergenza Covid-19. Non bisogna dimenticare, infatti,  che la sanificazione è una regola base di ogni studio medico che si rispetti, già prima dell’allarme pandemia. Per noi dentisti che conosciamo le infezioni viene facile attuare protocolli.

-Cosa è cambiato durante la visita medica?

La visita medica resta un momento molto importate ed al tempo stesso delicato in questo momento di emergenza Covid-19. Bisogna cautelarsi dalle goccioline che creano quella sorta di pulviscolo che si posa sopra le superfici quando utilizziamo il trapano. Di qui grande importanza assumono i presidi  di protezione con visiera per proteggere le vie respiratorie, gli occhi. L’assistente poi, aspira le goccioline che si vengono a creare.

Il paziente fa poi risciacqui con Perossido di Idrogeno all’1% con clorexidina per trenta secondi in modo da annientare di batteri e carica virale. Inoltre  viene posto intorno al dente del paziente da trattare la diga di gomma che ha la finalità di coprire la bocca e creare una barriera fisica, impedendo la fuoriuscita di saliva. 

Con determinazione ed attenzione, stando attenti a quanto viene disposto in termini di presidi e regolamentazione, bisogna cautelare il bene più prezioso: la salute del paziente che con fiducia si affida al suo dentista. 

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Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell’Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e organizzatrice del Premio Nazionale Aristeia e di iniziative culturali sul territorio nazionale. Già membro della Commissione Cultura dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è attualmente membro della Commissione Vigilanza. Docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull’emittente RCS75. Già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro “La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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