La libertà oltre il virus
-di Antonino Papa-
Tutti noi ci stiamo chiedendo quando finirà questa prigionia, ma soprattutto cosa accadrà dopo, in un ipotetico “aldilà” che ci catapulterà dal divano ad una nuova vita e senza esser preparati ad affrontarla.
Se riflettete è realmente come se fossimo “morti” tutti due mesi fa ed avessimo attraversato un limbo nel quale avremo la possibilità di una “seconda vita” vera e propria, perché la ormai inflazionata affermazione “mai più come prima” – che leggiamo ovunque – nasconde un significato molto più profondo che non è il cambiamento delle sole “abitudini” di ognuno di noi; sia perché ciò dipende in primo luogo dai Governi, sia perché nessuno si fiderà di riprendere la “vita che ha preceduto la morte” come se nulla fosse accaduto.
Sento parlare di spiagge libere chiuse, di app per controllare i nostri spostamenti, di obblighi definiti “precauzionali” che potrebbero essere semplici “strumenti di controllo delle masse” facendo leva sulla paura di contrarre il virus.
E sia ben chiaro che ciò non è una questione di colori politici, ma di controllori e controllati, di privilegi e caste che non hanno di certo alcun colore.
A questo proposito vi invito a riflettere usando la logica che è il meccanismo che ANCHE alcuni animali, unitamente all’istinto, usano per sopravvivere.
La logica nel genere umano dovrebbe coincidere anche con il buon senso che deriva dall’istinto di conservazione dei nostri diritti innati e fondamentali che poco alla volta stiamo perdendo grazie alle lobbies ed alla globalizzazione illogica ed incontrollata.
Il mondo, tutto, e l’Italia non fa eccezione, è saldamente nelle mani di pochi gruppi, lobbies e governanti che non hanno alcun colore politico ma rispondono soltanto alla loro logica mirata al mantenimento della ricchezza, del potere e del controllo delle masse.
Silenziosamente l’ultimo secolo ci ha portato subdolamente a consumare, spendere in eccesso ed indebitarci; il debito è la prima forma di schiavitù ed è anche un metodo per trasferire le nostre ricchezze “future” nelle mani di queste lobbies/gruppi/ governanti.
Il virus non è altro che uno spartiacque tra due epoche e fornisce un valido pretesto a chi controlla le dinamiche mondiali, di continuare a perseguire la strada finora intrapresa, ovvero poco alla volta togliere ricchezza e libertà alle masse che dovranno “servire” soltanto come motore attraverso il quale passerà la benzina (leggi ricchezza) che sarà consumata per “sopravvivere” e per “muoverci” secondo i loro voleri perché non avremo altra scelta.
Ed è sempre il virus al quale i “controllori” si appelleranno per “giustificare” le limitazioni alle libertà personali ed alla nostra privacy, così come è sempre il virus che ha dato il pretesto ai governi di “aiutare” chi è in difficoltà facendolo ulteriormente indebitare.
La logica dei “controllori” è chiara, fare leva sulla smania di “possedere” per far indebitare chi i soldi li ha, sulla necessità di sopravvivere per chi ha un’attività e sulla necessità di mangiare per i più poveri. Alla fine saremo tutti schiavi.
A tutto ciò aggiungete le divisioni interne tra noi cittadini in nome di differenze di appartenenza politica ed avrete confermato ciò che ha reso grande l’Impero Romano: Divide et impera.
Svegliamoci, tutti, di ogni colore.
Fotografia di Antonino Papa
