Covid-19: intervista al dr Antonio Mario Marmora, veterinario
In questo periodo di pandemia da Covid-19 siamo attenti a proteggere le persone che amiamo, le nostre famiglie. Ci atteniamo alle restrizioni per fare la nostra parte, affinché questa tragedia finisca prima possibile. Nei nostri affetti rientrano anche i nostri amici a quattro zampe ed è per questo che chiediamo chiarimenti al dr Antonio Mario Marmora, veterinario.
-In questo periodo ricco di ansie, molti proprietari di amici a quattro zampe, una volta di ritorno dalle brevi passeggiate consentite, sono soliti pulire le loro zampe con prodotti spesso troppo aggressivi, causando vari problemi. Quali prodotti vanno utilizzati per avere una sicurezza da un punto di vista igienico?
Premesso che la persistenza del virus sull’asfalto come su tutte le superfici inerti è di 72 ore, dopo brevi passeggiate per permettere ai nostri amici di espletare le loro funzioni organiche, è buona norma pulire le zampe con prodotti non aggressivi considerando che, alcool, candeggina, amuchina sono dannosi per la cute degli animali. Quindi usiamo Sapone di Marsiglia e acqua oppure esistono in commercio salviettine alla Clorexidina (non preparare lozioni fai da te perché la percentuale di Clorexidina deve essere non dannosa per fisiologia cutanea e rispettarne il PH).
-Facciamo chiarezza, in questo periodo è meglio evitare lo stretto contatto con gli animali da compagnia? Possiamo trasmettere loro il virus se dovessimo contrarlo noi?
Secondo i responsabili del programma di emergenza sanitaria dell’OMS non ci sono evidenze che gli animali possano essere vettori o serbatoi del Covid-19, semmai potrebbero esserne “vittime”, pertanto non esiste alcuna giustificazione per l’adozione di misure tali da comprometterne il benessere.
-Una persona in quarantena, sospetto malato Covid, come deve comportarsi nei riguardi dei suoi amici a quattro zampe?
Attualmente non ci sono prove che i nostri animali abbiano un ruolo epidemiologico significativo in questa malattia umana. Tuttavia si raccomanda alle persone affette da Covid-19, a titolo precauzionale, di limitare il contatto con il proprio animale, cioè seguire le norme igieniche di base: lavarsi le mani dopo aver toccato gli animali, evitare di baciarli o farsi leccare da loro. Quando possibile le persone infette da Covid-19 dovrebbero evitare uno stretto contatto con i loro animali domestici di qualunque specie essi siano e, laddove sia possibile, affidarne le cure ad un altro membro della famiglia.
-Risulta il caso del contagio di un cane ad Hong Kong, come sono risultati rari casi anche in Europa…
I Servizi Veterinari Nazionali di Hong Kong hanno riferito ufficialmente di un cane che era stato a stretto contatto con i proprietari malati di Covid-19. Gli esami hanno mostrato una lieve positività alla Sars-Cov-2 nel tampone effettuato. Il cane asintomatico è stato tenuto in quarantena e, successivamente, è risultato negativo al controllo sierologico per la ricerca di anticorpi.
-Avrebbe senso richiedere un test per Coronavirus felino o canino, se fossero disponibili, per valutare se i nostri animali sono sani?
No, poiché i Coronavirus che infettano cani e gatti sono molto diversi dal Sars-Cov-2 per cui i test effettuati su di essi non darebbero alcuna informazione relativamente all’infezione da virus.