Inghilterra: il periodo Covid-19 vissuto da un salernitano a Manchester

Distanti ma vicini- Intervista di Nicola Carrano-

La pandemia Covid19,  la cui pericolosità è stata sua sottovalutata, si è espansa a macchia d’olio in tutto il mondo non risparmiando nessuna nazione. L’Italia, primo paese occidentale seriamente colpito, vivendo la quarantena da più di venti giorni, è servito da esempio per gli altri Stati su come affrontare questa catastrofe sanitaria.

L’Inghilterra, paese che ospita molti italiani, in un primo momento con il suo Primo Ministro e il suo governo ha sottovalutato il pericolo della pandemia, arrivando addirittura a sostenere una politica di libertà di movimento per arrivare ad una fantomatica “immunità di gregge” entro l’estate. Successivamente il governo è stato costretto a tornare sui suoi passi dopo la pressione della comunità scientifica internazionale iniziando a prendere misure per tutelare la nazione. Notizia di oggi è che proprio il Primo Ministro Boris Johnson è risultato positivo al virus e si è messo in auto quarantena.

Ma come vivono questo momento storico i nostri connazionali? Ne abbiamo parlato con Francesco Scafuri, chef/imprenditore originario di Mercato San Severino, che dal 2004 dopo varie esperienze importanti in Gran Bretagna, ha aperto a Manchester tre ristoranti con il nome di “Tre Ciccio”, dove cucina, prodotti e cordialità sono tipici della tradizione Campana.

Da quanto tempo siete stati costretti a chiudere i ristoranti?

“Lunedi, visto l’aumento dei contagi, abbiamo avuto l’obbligo dal governo di chiudere tutte le attività non permettendo nemmeno il servizio a domicilio. Qui siamo appena all’inizio del contagio e vista la trafila negli altri Stati ne avremo per un po’”

Cosa farà lo Stato per i lavoratori?

“Il governo si è impegnato nel pagamento dell’80% dello stipendio fino a 2.500 sterline al mese per tutti i dipendenti. Qui non esiste la cassa integrazione e questa è la prima volta che lo Stato interverrà per contribuire a redditi e salari. Inoltre ci sarà il congelamento delle tasse.”

E per la ripresa?

“Sperando ci sia il prima possibile, il governo stanzierà in base al fatturato di ogni azienda fino a 25.000 sterline a fondo perduto per riprendere senza affanni.”

Come vivi dall’ esterno la situazione italiana?

“L’Italia è un grande Paese e come tale reagirà. L’Europa in questo momento storico ha messo in evidenza tutte le sue fragilità, affrontando il problema con superficialità, non si sa se volutamente o per incompetenza. L’idea di Europa unita è ancora lontana e l’Italia non può permettersi di dare e non ricevere in questo particolare momento storico.”

E sulla Brexit?

“Il Regno Unito ha fatto una scelta importante. Prima della pandemia l’economia stava reagendo ed era tornato l’ottimismo.”

Quando tornerai in Italia?

In Italia vive la mia famiglia, quindi spero presto.”

Nicola Carrano