Il mondo migliore mai esistito è sempre quello del “si stava meglio prima”
Questa è una Pontiac GTO del 1966, utilizzata in un famoso film ambientato in una scintillante California tra gli anni 60 e 70, la pellicola un questione è “Driven” che consiglio vivamente di vedere.
Ed a mio avviso questo è uno dei tanti film ben fatti che a prescindere dalla trama offrono una chiara visione del “mondo di una volta” e del modo di vivere, della moda, della tecnologia agli albori ed anche di una maggiore etica, anche magari tra chi aveva intrapreso vie “criminali”.
Non esistevano smartphone né internet, non esisteva la corsa spasmodica al Dio denaro, o meglio esisteva ma non era l’unica ragione di vita delle persone; di contro esisteva la socializzazione ed il sano divertimento, esistevano le donne e gli uomini di parola ed una ben riposta fiducia nelle persone che ci stavano intorno.
Soprattutto esisteva qualcosa che ora è quasi scomparsa: il piacere di fare qualcosa, il piacere di incontrare amici senza la necessità di doversi mettere nel traffico perché bisognava “divertirsi per forza” o sballarsi come degli esauriti “automatizzati” e “schiavi” delle tendenze o succubi delle manie di protagonismo.
Le persone erano meno legate a schemi e questa è una novità perché di solito più si progredisce e più ci si libera di pregiudizi e datate consuetudini ma, guardando oggi come stanno le cose, credo che gli individui siano molto più “schiavi” di 30/40 anni fa; prima era una schiavitù per “scelta”, ora lo è per “imposizione” di internet, dei mercati, del “cosa pensa la gente” di “come mi vedono sui social” del “posso dire questo? O non posso dirlo ?”
Esistevano le minigonne (quelle vere) ed i pantaloni a “zampa d’elefante”, esistevano i colori stravaganti e le menti stravaganti e non venivano additate come “esaurite” come invece accade oggi.
Esistevano i vinili, Elvis e la Vespa, esistevano i “night club” in cui socializzare non era banale, esistevano menti pensanti che producevano emozioni vive.
Ora magari abbiamo trovato il modo di moltiplicare i soldi (o di scioglierli nel nulla), abbiamo l’iPhone che ha cambiato il mondo, abbiamo Facebook, le città digitali, la biotecnologia e i derivati ma abbiamo anche molta più paura di affrontare la vita perché dobbiamo stare attenti a molte, troppe cose e guardarci da chi ci controlla tramite internet con i “cookies”, chi ci controlla tramite smartphone, chi coi controlla i conti correnti e chi spaccia la droga sotto casa nostra senza porsi alcun problema.
Le relazioni umane sono diventate senza emozioni, proprio come il mondo di oggi, ci si fidanza tramite Whatsapp e ci si lascia tramite Facebook, le amicizie sono senza parole perché non ci si parla mai, anche gli auguri per il compleanno arrivano “via etere” …
Preferisco il mondo di “prima”, la gente di prima, gli oggetti di prima, originali e “cult” mai tramontati, le attrici e gli attori che hanno fatto la storia, i grandi musicisti, la moda colorata ed una esagerata ma controllata voglia di vita e divertimento dopo aver fatto il proprio dovere, ovvero studio o lavoro.
Il “mondo di prima” è il miglior mondo mai esistito perché quello di oggi è solo pieno di “esauriti” e null’altro.
Il pianeta sta andando verso l’autodistruzione.
Voglio i Beatles e l’Apollo 11, voglio i vinili ed i telefoni con i gettoni, voglio una società VERA.
