Sanremo 2020, la prima serata
Finalmente è iniziato il 70° festival di Sanremo. Ma si, non se ne poteva più di tutte le anteprime, anticipazioni, presentazioni. Quest’anno più che mai il festival è iniziato, realmente, almeno due settimane prima. Comunque ci sta tutto per generare attesa e aumentare gli ascolti.
La serata inizia con un effervescente Fiorello, che fa il suo show giocando soprattutto sulle polemiche che hanno caratterizzato le ultime settimane. Fiorello, vestito da sacerdote con l’abito originale di Don Matteo, non delude mai, ed averlo in apertura di serata è stata una scelta furba ma molto efficace. Una vera garanzia per lo spettacolo perché Fiorello ha rotto il ghiaccio che, forse, è la fase più difficile per uno show come il Festival di Sanremo.
Altra cosa che va detta è la grande padronanza di Amadeus, che conduce l’evento professionale di una vita intera, con la stessa naturalezza che lo caratterizza quando conduce altri programmi molto meno impegnativi. Quindi complimenti ad Amadeus, uno che sa il fatto suo.
Lo spettacolo inizia con i due duelli tra i primi 4 giovani artisti. Sinceramente le esibizioni, e quindi le canzoni, non sono state particolarmente interessanti. Alcune poco sanremesi, quelle che hanno vinto il duello un po’ di più, ma comunque nulla di che. Niente Rap, almeno in questa fase dello show.
Tiziano Ferro è il primo ospite di questo festival e lo sarà per tutte le 5 serate. Canta un classico della musica italiana “Nel blu dipinto di blu” del grande Domenico Modugno, ma la sua versione è un po’ troppo urlata. Un pò deludente! E non migliora la situazione con “Almeno tu nell’universo” dell’indimenticabile Mia Martini. Qualcosa non ha funzionato.
Emma Marrone, l’altra super ospite, canta Nella seconda parte dello spettacolo “Stupida allegria” e un medley di “Arriverà/Non è l’inferno/Amam” per esibirsi anche in piazza.
Diletta Leotta fa la sua parte con collaudata sicurezza. Molto atteso invece l’intervento di Rula Jebral il cui monologo sulla violenza sulle donne, di ben altro spessore e portata, ha infiammato la platea meritando una standing ovation. Molto atteso anche il ritorno di colui che è diventato una vera rock star: il maestro Vessicchio.
Mi astengo dal dare giudizi su Romina e Al Bano e il siparietto di presentazione della figlia.
La prima serata del Festival è sempre la più difficile soprattutto per quanto riguarda le canzoni. L’orecchio non si è ancora abituato e quindi appropriato delle melodie e dei suoni (i testi invece sono stati già pubblicati quindi si conoscono), per questo il giudizio sarà un work in progress che esprimeremo con un voto che verrà aggiornato (o confermato) serata dopo serata.
I punti più alti della serata: la canzone di Diodato e il monologo di Rula
Il punto più basso: il look finto glam di Achille Lauro… inguardabile, una delle massime espressioni del cattivo gusto.
Le canzoni della prima serata e i voti di Salernonews24
Duello Nuove Proposte
- Eugenio in Via di Gioia (Tsunami) vs Tecla Insolia (8 marzo) vince Tecla
- Fadi (Due noi) vs Leo Gassman (Va bene così) Vince Leo Gassman
I Big
- Irene Grandi – Finalmente io – voto 5
- Marco Masini – Il confronto – voto 6
- Rita Pavone – Niente (resilienza 74) – voto 4
- Achille Lauro – Me ne frego – voto 4
- Diodato – Fai rumore – voto 8
- Le Vibrazioni – Dov’è – voto 7
- Anastasio – Rosso di rabbia – voto 7
- Elodie – Andromeda – voto 4
- Bugo e Morgan – Sincero – voto 5
- Alberto Urso – Il sole a est – voto 4
- Riki – Lo sappiamo entrambi – voto 5
- Raphael Gualazzi – Carioca – voto 5
Nicola Olivieri