Lezioni di fotografia sul canale televisivo Sky Arte
Un buon modo per imparare qualcosa sulla fotografia è sempre stato quello di seguire dei workshop tenuti da fotografi che attraverso questi corsi intensivi, danno indicazioni sul loro modo di scattare per trasmettere la loro conoscenza agli studenti.
Complici le nuove tecnologie ed i nuovi media, è possibile apprendere di fotografia anche utilizzando il video ed in particolare dai documentari che raccontino la visione di alcuni celebri fotografi .
In tal senso vi consiglio due documentari che potete trovare sulla piattaforma di sky.
Il primo si chiama Conflict – Fotografi di guerra: il documentario cede la parola ad alcuni dei più celebri fotografi di guerra al mondo, che descrivono i loro scatti più rappresentativi e l’impatto avuto sulle proprie esistenze dalla loro professione. Stiamo parlando di Pete Muller, João Silva, Donna Ferrato, Nicole Tung, Robin Hammond ed Eros Hoagland. Guerre di religione, violenze di gruppo, stupri, maltrattamenti psicologici, conflitti all’interno delle pareti domestiche – ogni scatto ha avuto un costo altissimo in termini di rischio per la loro vita. Dopo aver assistito a tanta barbarie, molti di loro hanno smesso di fare fotografia, altri continuano a chiedersi in che modo la loro opera possa essere utile.
Argomento questo, purtroppo, attualissimo, soprattutto se pensiamo alla cronaca dei giorni recenti.
Un altro documentario che vi segnalo, sempre sulla piattaforma sky ed in particolare sul canale sky arte, è quello dedicato a Josef Koudelka, celebre fotografo dell’agenzia Magnum.
Il documentario si chiama Koudelka – Shooting Holy Land, ed è dedicato al metodo creativo di questo celebre fotografo cecoslovacco, che il regista, all’epoca suo assistente, ha seguito nel lungo viaggio attraverso Israele e Palestina dal 2008 al 2012. Cresciuto dietro la Cortina di ferro, Koudelka è profondamente scosso dal muro costruito da Israele in Cisgiordania e decide di iniziare un progetto che lo porta in quella zona, dove il paesaggio è scolpito da muri di cemento e filo spinato. Quarant’anni dopo aver fotografato l’invasione sovietica a Praga, Koudelka viaggia attraverso la Terra Santa e la pellicola riunisce sia le immagini realizzate sul campo sia fotografie di archivio, mostrando il metodo di lavoro e la visione personale di questo fotografo.
Insomma, trovo che questi documentari siano un buon approccio per iniziare a masticare di fotografia.
Umberto Mancini
