A Natale, sulle tavole calabresi l’antico sapore dei “Fichi chini”

La bellezza dei simboli, a tavola- di Antonietta Doria-

In Calabria, il fico, prima essiccato, poi farcito con noci, mandorle, canditi, cioccolato. è protagonista di svariate  ricette tradizionali. E’ già l’abate Gioacchino da Fiore che nel XII secolo,  a parlare dei deliziosi frutti locali apprezzandone la dolcezza, la perfezione e i bellissimi colori.

Il simbolo della Croce giunge sulle nostre tavole con un tipico dolce calabrese. Parliamo dei “Fichi chini” o “Crocette”, dove quattro fichi sono aperti e sovrapposti a creare una croce in onore del Santo Natale.

Il ripieno viene realizzato con frutta secca e candita, cioccolato fondente o cacao amaro e vino passito o mosto cotto. Probabilmente realizzate in origine dalle monache, sono divenuti un prodotto tipico.

Preparati anche in casa sono divenuti un augurio da scambiarsi tra amici.

Antonietta Doria

Già docente di Lingue e Letterature Straniere, ama la lettura, la civiltà greca, l'enigmistica e la sua Volcei. Appassionata di antiquariato è una profonda conoscitrice del mondo Shakespeariano, di miti e Leggende. La scrittura è la sua nuova frontiera.

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