L’area occidentale dei Docklands di Londra e la sua rigenerazione

Lungo le rive del fiume Tamigi, nella parte orientale della grande città di Londra, era presente fin dall’epoca romana e medioevale una sorta di porto fluviale, divenuto poi dal XVII secolo il punto principale di attracco delle navi mercantili che dall’oriente trasportavano le preziose spezie che alimentavano i traffici commerciali della corona britannica. Sviluppatasi nell’arco di alcuni secoli, fino ai primi anni del ‘900, quest’area detta dei Docklands (termine utilizzato dalla fine del XVII secolo in poi) comprende una serie di antichi borghi (i Boroughs) che godevano di una certa autonomia amministrativa, tra i quali ricordiamo: Greenwich, Newam, Tower Hamlets e Southwarck. Al loro interno, specifiche aree asservivano a diverse funzioni  di natura portuale, come ad esempio Regent’s canal Dock (Limehouse) dove si realizzavano stoviglie e tegami destinati alle navi, oppure Wapping, appartenente al borgo di Tower Hamlets, all’interno del quale  abitavano, in passato, marinai, fabbri e costruttori di navi, o ancora l’Isle of  Dogs, circondata per tre lati dal fiume Tamigi, anch’essa destinata ad area prettamente portuale, attualmente più conosciuta col nome  Canary Wharf (un  Centro Direzionale nato a partire dagli anni ’80 dello scorso secolo). Dopo la seconda guerra mondiale, con la progressiva chiusura delle banchine come conseguenza del calo del flusso commerciale, il porto subì una forte crisi con successivo abbandono di tutti i magazzini e delle aree produttive. Verso la fine degli anni ’70, tuttavia, il Governo volle puntare su questa grande area di Londra attraverso una trasformazione o, piuttosto, una vera e propria rigenerazione urbana con la realizzazione di edifici residenziali, uffici, luoghi di fruizione pubblica, aree verdi e negozi, collaborando in forte sinergia con l’imprenditoria privata stimolata da investimenti per il settore pubblico. Nel 1981 venne istituito con decreto parlamentare un ente dal nome “London Docklands Development Corporation”, con finalità legate allo sviluppo urbano e alla valorizzazione del bacino fluviale londinese. Nella parte più occidentale di tale area ritroviamo il borgo londinese di Southwark, posto sulla sponda sud del Tamigi di fronte alla City.  Secoli fa l’area era una piacevole alternativa al centro della città, rispetto al quale, attività proibite come la prostituzione erano maggiormente tollerate. Nel ‘500 questa zona era, inoltre, caratterizzata da numerosi cortili medievali, taverne e locande, alcune di esse ancora esistenti. Era anche frequentato da saltimbanchi e compagnie teatrali come quella di Shakespeare.  All’area si accede dalla City attraversando il Millennium Brige, un ponte che unisce il centro di Londra con l’area di Southwark e Bankside, in linea con la cattedrale di Londra (St. Paul). Il ponte venne progettato dall’architetto e designer Noman Foster, ed è solo pedonale con piano di calpestio in alluminio. Realizzato tutto in acciaio, con 8 cavi che lo sostengono, è lungo 325 metri e largo 4. Fu costruito a partire dal 1999 e inaugurato il 10 Giugno dell’anno 2000. All’estremità del ponte si innalza imponente il “Tate Modern”, ex centrale termoelettrica progettata e realizzata da Giles Gilbert Scott, convertita in museo nel 2000 grazie allo studio degli architetti Herzo&Meuron. Non lontano dal Museo, ritroviamo il Globe Theatre di Shakespeare, fedele ricostruzione del teatro elisabettiano inaugurato nel 1997. Il teatro originale fu costruito nel 1599, ma venne demolito nel 1644.

La sua struttura è in legno alta 10 metri e con un diametro interno di 30. Proseguendo in direzione Southwark, dopo poche decine di metri, si scorgono, sulla destra, i resti di un antico edificio. Si tratta del Palazzo del Vescovo di Winchester, sul quale la presenza di alcuni elementi architettonici come un rosone, diverse finestre e un tratto della pavimentazione ci descrivono l’elegante volumetria medievale risalente al XII secolo. Ci si addentra, poi, in un caratteristico mercato gastronomico, il Bourough Market,  un’area destinata al mercato alimentare fin dal medioevo, che offre anche oggi, un’ampia varietà di prodotti alimentari, dal pesce fresco, ai dolci, ai cibi etnici, alla carne fresca, ai cibi preparati al momento. E’ uno dei mercati più grandi del mondo la cui particolarità è quella di essere situato al di sotto della ferrovia britannica, dalla seconda metà dell’800. Esso offre, non lontano dall’antico ponte London Bridge, anche aree coperte in parte realizzate in ferro battuto, progettate dagli architetti Henry Rose e Edward Habershon, che donano un carattere stilistico tipicamente gotico. In prossimità del mercato è posizionato la ricostruzione di un elegante galeone (Golden Hinde) che tra il 1577 e il 1580 effettuò una circumnavigazione del pianeta. Al di là di esso ritroviamo la più antica chiesa gotica di Londra la Cattedrale di Sounthwark la (Collegiate Church of St. Savior and St. Mary Ovrie). Circondata in parte da un’area a verde è un luogo tranquillo, lontano dalla più vivace area mercatale di Bourough. Camminando ancora verso est, dopo poche decine di metri ci si ritrova ai piedi di un meraviglioso grattacielo disegnato dall’architetto Renzo Piano nominato “The Shard”. A forma di scheggia, è tra gli edifici più alti d’Europa con i suoi ben 310 metri, con facciate trasparenti e 95 piani che ospitano uffici, ristoranti, appartamenti esclusivi e anche un albergo di lusso. Inaugurato nel 2012, nella sua parte alta è situata, inoltre, una sala panoramica dalla quale si può ammirare tutta la città. Dalla “Scheggia”, superata la grande stazione di London Bridge, ci si allontana dall’armoniosa convivenza di edifici d’epoca medioevale e volumetrie più moderne, per addentraci in quello che viene definito, nell’ambito della riqualificazione dell’area di Southwarck, il “More London”: un’area sviluppata tra il 2000 e il 2010 caratterizzata da una serie ininterrotta di uffici vista Tamigi, spazi liberi, tanto verde pubblico, e negozi accompagnati da una serie di eleganti ristoranti. Da qui si può ammirare, nella sua maestosa bellezza, il ponte mobile “Tower Bridge” e, sull’altra sponda del fiume, la Torre di Londra. Un tempo conosciuta come London Lader (in passato uno dei più grandi moli sul Tamigi) l’area presenta nella parte centrale il Municipio più moderno del mondo il City Hall. Progettato dall’architetto inglese Sir Norman Foster e inaugurato nel Luglio 2002, presenta una forma davvero avveniristica, con la sua particolare configurazione di sfera modificata, per migliorare al massimo l’efficienza energetica minimizzando le aree esposte al sole diretto. La struttura è circondata da tanto verde pubblico con alberi e prati verdi su cui d’estate ci si può anche sdraiare o fare più semplicemente passeggiate lungo il Tamigi.

Daniele Magliano

Architetto- giornalista che ama approfondire tematiche di architettura, urbanistica, design, ma anche di storia, evoluzione e curiosità riguardanti oggetti di uso quotidiano. Mi piace, in generale, l'arte della costruzione: riflesso del nostro vivere in quanto unisce passato, presente e futuro prossimo di una comunità.

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