Fred Bongusto, l’ultimo crooner italiano

Fred Bongusto - Una rotonda sul mare
Fred Bongusto – Una rotonda sul mare

Chi mi segue sulle pagine di Salernonews24 sa che non amo scrivere pezzi di commiato quando un artista ci lascia. Preferisco far passare del tempo e meditare sull’artista stesso e fare il punto sulla sua intera carriera prima di scrivere qualcosa. In altre parole non mi interessa trasformare queste pagine in mero spazio per necrologi ma un luogo di riflessione. Detto questo la morte di Fred Bongusto non è passata inosservata a chi rivolge lo sguardo verso un certo panorama artistico e musicale, italiano o internazionale che sia.

Fred Bongusto - Malaga
Fred Bongusto – Malaga

Prima che il microfono diventasse una presenza fondamentale sui palcoscenici,  i cantanti dovevano dosare sapientemente il volume della loro voce. In altre parole si ritrovavano spesso ad urlare per far arrivare la voce fino alle ultime file. Il microfono ha salvato molte ugole, ma soprattutto ha determinato la nascita del crooning, lo stile che consentiva ai cantanti di cantare senza urlare, addirittura sussurrando le parole, se necessario e senza inficiare, per questo, la qualità del loro canto.  Nasce così la figura del crooner,  del cantante confidenziale e romantico, accompagnato da grandi orchestre, che spesso cantava il jazz mescolandolo con altri generi più ballabili e di facile ascolto.

Fred Bongusto - Doce Doce
Fred Bongusto – Doce Doce

Quando si pensa ai grandi crooner non si può fare a meno di pensare a Frank Sinatra, Nat King Cole, Bing Crosby e tra i contemporanei Michael Bublè. Ma di crooner importanti ne abbiamo avuti anche qui in Italia. Mi vengono in mente di getto, Johnny Dorelli, Bruno Martino e ovviamente Fred Bongusto (all’anagrafe Alfredo Antonio Carlo Buongusto nato a Campobasso nel 1935).

Il buon Fred però si è distinto sugli altri non solo per i suoi tanti successi cantati con voce calda ed avvolgente, ma anche perché ha saputo trovare un suo spazio nella composizione di numerose colonne sonore di film di successo i cui registi portano il nome, tra gli altri, di Dino Risi e Alberto Lattuada.

Fred Bongusto - Spaghetti e Detroit
Fred Bongusto – Spaghetti a Detroit

Tornando alla sua musica, Bongusto, tra il 1963 e il 1997, ha pubblicato poco meno di quaranta album senza contare i singoli, le raccolte e le colonne sonore altrimenti andiamo su numeri a tre cifre.

A pensarci bene non sono tanti gli artisti italiani che possono vantare un tale portfolio.

Tanti sono i singoli portati al successo da Fred Bongusto. Il primo che ha avuto una eco importante è stato sicuramente Malaga a cui hanno fatto seguito Una rotonda sul mare nel 1964, e poi Doce Doce,  Frida, Spaghetti a Detroit pubblicata inizialmente come lato B del 45 giri E mi consuma (divenuta più famosa del lato A grazie al suo arrangiamento jazzy), La mia estate con te, Balliamo. Ma questi sono una piccola parte dei suoi successi discografici.

Fred Bongusto - Balliamo
Fred Bongusto – Balliamo

Fred Bongusto ci ha lasciati l’otto novembre di quest’anno ma fortunatamente sono rimaste le sue canzoni che noi e le future generazioni potremo ancora ascoltare a lungo. Buon viaggio Fred.

Nicola Olivieri

Nicola Olivieri

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