“La Napoli di Bellavista” nelle foto di Luciano De Crescenzo
In questo excursus sui libri fotografici legati al nostro territorio ed in particolare alla città di Napoli, va segnalato LA NAPOLI DI BELLAVISTA di Luciano De Crescenzo.
E’ uno tra i libri fotografici su Napoli più venduti in assoluto. Edizioni Mondadori anno 1979.
Luciano De Crescenzo, noto al grande pubblico soprattutto per le sue ospitate nei programmi di Renzo Arbore, suo grande amico, è stato un ingegnere, scrittore ed anche fotografo.
Uno di quei personaggi piacevolmente irrequieti che hanno bisogno di esprimersi e di raccontarsi in più modi.
Il libro di cui parliamo è una raccolta di scatti carichi del folclore partenopeo, circondati da aneddoti e scritti dello stesso De Crescenzo che vogliono immergere al meglio il lettore nella realtà partenopea.
Da molti di questi aneddoti nasce poi la pellicola LA NAPOLI DI BELLAVISTA, che in tempi più recenti ha avuto anche una trasposizione teatrale.
Non è un libro facile da reperire, soprattutto perché oramai un po’ datato ma anche perché fuori catalogo, però è probabile che in qualche mercatino vintage riusciate a trovarne ancora una copia.
E’ chiaro che, se paragonato a libri fotografici di più recente produzione, il volume di De Crescenzo mostra tutti i limiti del caso, dalla stampa a due colori, ad una grafica datata, ma è proprio questo il fascino di questo volume: anche attraverso alcuni suoi evidenti limiti riesce perfettamente ad essere coinvolgente, ancora oggi.
Veniamo alle immagini: sostanzialmente nulla di nuovo nel senso che sono foto che insistono sul folclore napoletano, sugli eccessi, sugli aspetti più coloriti di una città vittima degli stereotipi da cui non si riesce a scrollare e che, forse, vuole rimarcare sempre di più nonostante l’avanzare dei tempi. Molte foto potrebbero essere state scattate oggi, le stesse atmosfere, gli stessi luoghi che sono immutati nel tempo.
Non so dire se questo è un limite o una peculiarità, ma questa è Napoli. Sempre uguale a sé stessa anche attraverso la sua affascinante anarchia.
Questo racconta questo libro, riletto oggi pone molti spunti di riflessione e soprattutto ci fa capire quanto gli aspetti caratterizzanti Napoli possano essere la sua fortuna ma, a volte, anche il suo limite.
Umberto Mancini