Crollo Napoli a Londra. L’Arsenal vince l’andata 2-0

SalernoNews24.it-Sport- di Emanuele Petrarca-

Adesso è davvero dura per il Napoli. Il ko esterno,  maturato all’Emirates Stadium di Londra contro gli inglesi dell’Arsenal per 2-0, è difficile da digerire in un breve periodo,  soprattutto quando hai appena 7 giorni per riordinare le idee e provare a fare l’impresa in casa per poter ancora pensare di credere al sogno Europa League. Un Napoli troppo brutto per essere vero, quello sceso in campo nei primi 45’ di partita, che non è altro che una copia sbiadita del Napoli, convincente e spesso dominante, visto durante i gironi di Champions contro squadre di caratura anche superiore a quella dei “Gunners”.

Ancelotti scommette sui 3 “piccoletti” davanti, rinunciando a Milik, che avrebbe potuto avere qualche difficoltà in più contro i centimetri e la fisicità dei difensori dell’Arsenal schierati dal mister Unai Emery, con Callejon e Insigne sulle fasce e Mertens ad agire da falso 9. Il risultato è stato meno soddisfacente del previsto, con una prestazione sottotono sia del belga, totalmente privo di spunti, che del capitano Insigne, apparso ancora fuori forma. Napoli è travolto da un inizio folgorante degli inglesi che nel 25’ sbrigano la pratica sfruttando due palle perse dai partenopei che cercavano di costruire gioco.

Il primo gol porta la firma del gallese Aaron Ramsey, il quale dal 1 luglio vestirà ufficialmente la maglia della Juventus, che apre l’azione, raccogliendo un pallone mal gestito da Mario Rui, e poi la chiude mettendola in porta a pochi passi sul servizio di  Maitland-Niles ,  classe ’97, che mette un filtrante basso e supera con un tunnel Koulibaly. La palla, poi, viene raccolta dal centrocampista gallese che fredda senza difficoltà Meret. Mentre il secondo gol arriva su situazione analoga, ma questa volta a perdere un pallone facile è Fabian Ruiz, anche lui sottotono rispetto ad altre sue uscite, che regala la possibilità all’ ex Sampdoria Lucas Torreira di andare in campo aperto e provare il tiro dalla distanza che trova la deviazione decisiva di Koulibaly il quale fa cambiare traiettoria al pallone e rende impossibile l’intervento di un incolpevole Meret.

Ancelotti dovrà capire bene perché nei primi 45’ ci sia stata una tale differenze tecnica e tattica tra le due squadre, con il Napoli che non è mai riuscita a trovare alcune delle sue più classiche giocate o occasioni da gol fino proprio ai minuti di recupero del primo tempo, dove Callejon lancia Insigne che, però, da un’ ottima posizione spedisce alto. Nel secondo tempo il Napoli continua a non giocare un gran calcio, ma ci prova con maggiore insistenza, avvicinandosi alla porta di Petr Cech senza però riuscire a trovare il prezioso gol fuoricasa. È Zielinski che ha l’occasione più ghiotta, su servizio di Insigne, ma manca l’appuntamento con il gol. Il resto è tutto a tinte rosse e bianche con i Gunners che hanno ripetutamente provato a chiudere ogni discorso qualificazione, ma che sono stati fermati da un ottimo Meret che ha tenuto, come ha potuto, il Napoli sulle spalle. Chiave di volta della partita è stato il centrocampo dove Ramsey e Torreira, non a caso i due che hanno propiziato i gol, sono stati incontenibili per i partenopei che non sono riusciti a replicare, nel duello in mezzo al campo, con Allan e Fabian Ruiz, entrambi abbastanza spenti.

L’Arsenal ha mediato sui propri problemi difensivi attaccando a più non posso e pressando alto i portatori di palla azzurri e, nonostante un Aubameyang a mezzo servizio, sono sembrati devastanti e concreti. Azzurri che mancano l’appuntamento più importante della stagione, un po’ per inesperienza e pressione, un po’ per una gestione non soddisfacente della partita, e che vedono la qualificazione allontanarsi. Giovedì l’atto conclusivo con la gara di ritorno al San Paolo di Napoli dove gli azzurri dovranno fare una vera e propria impresa per non rischiare di vedere la propria stagione concludersi già ad inizio Aprile.

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Emanuale Petrarca

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