Intervista a Vittorio Acocella, ingegnere con la passione per la politica
Politica-di Claudia Izzo
Ingegnere gestionale salernitano, classe ’78. Dopo il Liceo Liceo Scientifico Da Vinci, Università a Napoli e tanta passione per la politica attiva, si candida in FI nel 2006 alla Camera, nel 2008 nel PDL a Salerno e nel 2013 alla Camera. Da tre anni è nel coordinamento provinciale del partito. Parliamo dell’Ingegnere Vittorio Acocella, di ritorno dal convegno di FI a Roma, da cui trapela che il partito scenderà in campo con il simbolo di sempre accompagnato da un restayling.
-Nelle ultime elezioni gli Italiani hanno scelto di mandare all’opposizione i partiti che avevano da sempre segnato la vita politica italiana. Su cosa ritiene che debba puntare FI per un eventuale ritorno alla guida del Paese?
“Su proposte credibili e messaggi innovativi. Noi dobbiamo valorizzare le nostre competenze interne. Solo provando a sfidare sulla qualità possiamo immaginare di poter giocare una partita. Per tornare al Governo dobbiamo caratterizzarci per i temi che ci avevano portato al Governo stesso: sviluppo economico in primis. Salvini continua a governare con il M5S che ha vinto per i voti di protesta, per una situazione economica al Meridione che non funziona. Da adesso, quando si voterà come FI, dobbiamo rinnovare prima di tutto la nostra proposta politica in termini di contenuti e di comunicazione; dobbiamo poi puntare a far ben capire che noi siamo un partito che vuole essere accanto ai professionisti, alle imprese, in un Paese in cui è bello vivere, senza dover andar via. Dobbiamo rendere il partito competitivo. Perchè il Centro Destra sia maggioranza, deve arrivare alle percentuali del PDL in grado di sconfiggere il M5S nei collegi e non dobbiamo pensare a mantenere la percentuale alta soltanto per far eleggere un numero di parlamentari.”
– Cosa ritiene che sia stato fatto per il Sud e cosa manca?
“Per il Sud ritengo che il M5S non stia facendo nulla. Da oggi a sei mesi o a cinque anni, non credo che siano in grado di fare qualcosa di concreto. Abbiamo subìto al Sud una fortissima recessione per le politiche di crescita e non di sviluppo. Dobbiamo puntare su persone che hanno realizzato qualcosa in campo professionale, in modo che siano pronti a dare al partito in termini di professionalità e esperienza”.
-Come giudica gli attuali equilibri delle forze politiche che attualmente operano in Campania?
“De Luca è una persona molto forte, una persona altamente operativa che ha costruito il suo “sistema salernitano.” Se non sarà più il Presidente della Regione si potrà costruire un’alternativa. Infatti è più facile costruire un’alternativa politica e poi, se ci sono le condizioni, si possono costruire alternative amministrative. Si devono mantenere i 5 Stelle nella condizione di non essere maggioranza assoluta. Questi non rappresentano una politica diversa dalla nostra, semplicemente “non sono politica”, le loro proposte sono semplicemente un modo per illudere quanti non riescono ad arrivare a fine mese.”
-Come giudica il “Reddito di cittadinanza” proposto dai 5Stelle?
“Per quanto riguarda la proposta del “Reddito di cittadinanza” per coloro che non hanno un lavoro o rischiano di perderlo, mi chiedo come si faccia. Se non si produce la ricchezza, non la si può distribuire. I giovani devono poter avere un lavoro ed i genitori devono poter investire. Abbiamo perso migliaia di giovani che non torneranno e tanti altri non resteranno per un reddito di cittadinanza “.
Quali sono i nodi da sciogliere per lo sviluppo del Mezzogiorno?
“Bisogna prendere un impegno, per esempio detassare al 100% le nuove aziende al Sud per dieci anni. Noi viviamo in tre Stati: il primo Stato è la burocrazia, il secondo è dato dalla criminalità organizzata che ti fa avere paura di fare qualsiasi cosa, il terzo Stato è quello della tassazione che è eccessiva alla luce dei servizi offerti. I servizi offerti al Nord, infatti, non ci sono al Sud. Dato che lo Stato non è in grado di colmare il divario, diamo almeno la possibilità di detassare qualsiasi tipo di attività economica al Sud! Ci vogliono imprese in loco, incentivi, innovazioni e cambiamenti. La legge di Salvini non tutela gli interessi economici del Sud Italia. Se non ci sono risorse per accontentare gli imprenditori del Nord con le loro richieste, come si fa a sbloccare soldi per il reddito di cittadinanza e per gli investimenti al Sud ? Quelle poche risorse che ci sono devono essere dirottate nel Mezzogiorno”
-Qual è la situazione di FI in Campania? E cosa c’è da fare?
“In FI sono stati eletti il 70% dei nuovi parlamentari e di questi una ventina under 40. FI è stato Berlusconi ma è tanto altro ancora; è una generazione che è andata avanti in una logica di crescita. In Provincia di Salerno vi sono tre parlamentari di FI: Fasano, Casciello e Ferraioli , tutti all’altezza del ruolo, a livello nazionale vi è la Carfagna. Noi ora dobbiamo puntare a vincere i collegi uninominali e ad eleggerne il doppio”
-Cosa sogna per le prossime Regionali?
“La politica territoriale verrà determinata dalle prossime Regionali, bivio a cui si va incontro.Al Centro Destra serve un candidato convincente, una donna magari. Io rinnoverei l’interno del partito, abbiamo i coordinamenti di partito che sono di trenta persone, io li farei diventare di sessanta, la cui metà deve essere composta da under 35. I giovani attivisti sono presenti in molti comuni e sono molti impegnati. Non dobbiamo far perdere tempo ai nostri giovani, ma dobbiamo dare loro la possibilità di crescere dal punto di vista politico e professionale. Solo con una classe dirigente preparata si può pensare di giungere nell’ambito delle amministrazioni.”
-Secondo Lei, qual è il prossimo passo da fare ?
“Dobbiamo costruire un nuovo mondo e vi sono tutte le possibilità di costruire un percorso vincente.”
