Un grande Napoli beffato al 95′
SalernoNews24.it-Sport-di Emanuele Petrarca-
Al Parco dei Principi di Parigi è andata in scena l’ultima partita del girone d’andata della fase a gruppi della Uefa Champions League tra i padroni di casa del Paris Saint Germain e il Napoli di Carlo Ancelotti.
Ritorno al passato per l’allenatore partenopeo che, da avversario, torna a calcare il prato dello stadio parigino che lo ha visto protagonista di grandi vittorie alla guida del PSG. Ritorno al passato anche per Edinson Cavani schierato regolarmente come titolare dal mister Tuchel e che ha affrontato, per la prima volta dopo l’addio, il suo grande ed indimenticato passato.
Il centravanti uruguaiano, però, ha sofferto il confronto con la propria ex squadra e non ha regalato una prestazione indimenticabile ai suoi. I pronostici della vigilia erano gran parte a favore dei parigini che, sia per il fattore casa, che per la qualità dell’organico a disposizione, erano chiamati alla vittoria e alla conquista dei tre punti finali, ma i 90 minuti di partita hanno sovvertito qualsiasi previsione. Il PSG delle grandi stelle Neymar, Mbappè, Cavani e Verratti (solo per citarne alcuni) ha sofferto in maniera chiara ed evidente il gioco espresso dagli azzurri.
Dopo un avvio vivace dei padroni di casa, il Napoli è stato bravo ad imbrigliare qualsiasi spiraglio tattico che gli avversari cercavano di inventare. Il PSG per 90 minuti è stato letteralmente cancellato dal campo, pur essendo in casa. L’esuberanza dei tre campionissimi davanti è stata arginata in maniera impeccabile dalla fase difensiva dove, oltre il solito Koulibaly, si è registrata una convincente prestazione del portiere Ospina, di Mario Rui e Maksimovic. Come nella partita casalinga contro il Liverpool, si tratta di un miracolo di tattica creato dal Mister Carlo Ancelotti convinto nello schierare una formazione molto simile a quella che aveva portato i tre punti in casa contro gli inglesi e che, ancora una volta, ha come punto cardine la presenza di Lodeiro Allan.
Senza troppi giri di parole, la prestazione del centrocampista tuttofare brasiliano si può definire straordinaria. In questa prima metà di stagione, comprendendo sia la coppa che il campionato, si può senza alcuna remore dire che abbiamo visto la trasformazione di Allan, da giocatore già di per sé funzionale nel gioco del Napoli e talentuoso, a vero e proprio fuoriclasse e chiave di volta dello schema di Ancelotti. Questa volta, però, il lavoro del brasiliano è stato ben coadiuvato dalla presenza di un sempre più convincente Fabian Ruiz. Il Napoli domina in casa dei francesi e Ancelotti vince ancora una volta la sfida tattica contro il mister avversario. Tutto ciò sembra il preludio di un trionfo e di un’ennesima prova di forza degli azzurri in Champions. Invece, un po’ per la sfortuna, un po’ per l’immensa classe del “Fideo” Angel Di Maria, il finale non dà la piena soddisfazione ai partenopei. Il vantaggio del solito Lorenzo Insigne, grazie ad un delizioso tocco sotto, è vanificato nel secondo tempo da una sfortunata autorete di Mario Rui.
I partenopei non demordono e trovano di nuovo il vantaggio su tiro di Fabian Ruiz che, dopo aver trovato una deviazione, diventa un pallone prezioso che Dries Mertens trasforma in gol. I minuti scorrono e la già poca fiducia dei francesi vacilla fino a quando al 95’ l’argentino Di Maria non disegna una traiettoria da fantascienza che si va ad insaccare sotto l’incrocio dei pali battendo l’incolpevole Ospina. Un gol stupendo di fronte al quale bisogna solo alzarsi ed applaudire l’enorme gesto tecnico del “Fideo”. Il risultato si fissa sul 2 a 2 finale. La delusione ed i rimpianti sono tanti, ma il Napoli esce a testa altissima dal confronto esterno e si dimostra all’altezza per poter essere una forte candidata alla qualificazione agli ottavi di finale.
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