Il Parco Nazionale del Vesuvio

Dopo gli incendi la natura si riprende il suo spazio- di Maria Gabriella Alfano-

Il Parco Nazionale del Vesuvio è nato nel 1995.  Anche se la sua superficie di 8482 ettari lo pone tra i Parchi Nazionali più piccoli, é un concentrato di ricchezze naturalistiche, di paesaggi mozzafiato, coltivazioni secolari e tradizioni che lo rendono un luogo da non perdere.

Ho visitato il Parco a conclusione della due giorni, organizzata nel Palazzo Mediceo di Ottaviano da Federparchi e dal Parco del Vesuvio sul tema “agri-cultura = agricoltura per la promozione della biodiversità e del territorio nelle aree protette”. Come guida  d’eccezione Agostino Casillo,  l’attivissimo presidente del Parco.

Con lui io e altri convegnisti siamo saliti  lungo gli impervi tornanti della montagna che via via si sta riprendendo dopo gli incendi dell’estate 2017 che hanno interessato circa l’80% della sua superficie.

Tra gli scheletri degli alberi carbonizzati, abbiamo notato arbusti e zolle verdi, segno che, nonostante tutto, la natura si sta riappropriando di questi luoghi, prevalendo su ogni forma di violenza.

Ci siamo affacciati sull’orlo del cratere, realizzandone le dimensioni così grandi da rendere impossibile fotografarlo con un unico scatto.

Sulla nostra destra, il golfo di Napoli e le città distese lungo la costa. Nella luce dorata del tramonto abbiamo gustato deliziose fette di pane con olio origano e pomodoro accompagnate da un bicchiere di vino rosso, una tipica merenda delle zone partenopee.

Per contrastare gli incendi e soprattutto per reagire ai roghi del 2017, in pochissimo tempo l’Ente Parco ha elaborato un progetto sul rimboschimento, sulla rimodulazione delle vie d’ accesso al Vulcano e su un sistema di videosorveglianza super tecnologico. Un progetto promosso dalla Sogedis, societa’ in house del Ministero dell’Ambiente, e dall’Ente parco. Cinque porte d’accesso a Terzigno, Trecase, San Sebastiano al Vesuvio, Somma Vesuviana e Ottaviano, tutte dotate di infopoint, 54 chilometri di sentieri percorribili a piedi (40 anche in bici e 27 a cavallo), percorsi fruibili anche dai portatori di handicap.

Alcune porte hanno anche una postazione di “rent bike” per il noleggio delle bici. I sentieri saranno interconnessi e green, senza cemento.

È la migliore risposta ai criminali che hanno appiccato il devastante incendio.

Maria Gabriella Alfano Maria Gabriella Alfano

Maria Gabriella Alfano

Architetto con specializzazione in pianificazione urbanistica, giornalista. Ha lavorato per molti anni nel settore pubblico occupandosi di piani, progetti e opere strategiche. E' stata presidente dell' Ordine degli Architetti di Salerno, direttore del trimestrale progetto "Progetto". Commissaria delle Riserve Naturali Foce Sale Tanagro e Monti Eremita Marzano e componente del Consiglio direttivo di Federparchi. E' presidente dell' Associazione Culturale L'IRIDE di Cava de' Tirreni. Viaggia spesso in tutto il mondo. Sposata, due figli, vive con il marito Pietro e due gatti.

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