8 Giugno 2018: Giornata Mondiale degli Oceani

Salvaguardia del mare, salute del pianeta-di Vincenzo Iommazzo-

Nelle aule scolastiche abbiamo appreso che sul globo sono identificati tre oceani, in ordine di estensione il Pacifico, l’Atlantico e l’Indiano, a cui alcuni studiosi ne aggiungono un quarto, l’Antartico.
Queste sterminate distese di acqua salata regolano il clima, producono la maggior parte dell’ossigeno che respiriamo, forniscono sostentamento a milioni di persone, sono necessarie per la produzione di numerosi farmaci e ospitano un’incredibile biodiversità.

 

Oggi questi mari sono in crisi, minacciati da varie forme di inquinamento, soprattutto da plastica. Si stima che ogni anno finiscono in acqua circa otto milioni di tonnellate di plastica. Tali rifiuti si rimpiccioliscono gradualmente e vengono assimilati di numerosi organismi marini entrando in circolo nella catena alimentare di cui fa parte anche l’uomo che si nutre di pesce.

Ma non basta: la salute degli oceani è in pericolo anche a causa dell’impatto antropico, diretto e indiretto, dei cambiamenti climatici, del sovrasfruttamento delle popolazioni ittiche, delle pratiche di acquacoltura insostenibili e dell’introduzione di specie alloctone. L’enorme quantità di gas serra immessi in atmosfera fa aumentare rapidamente l’acidità degli oceani e secondo la Royal Society questo fenomeno potrebbe aumentare fino al 300 per cento in questo secolo. Secondo i ricercatori rappresenterebbe una minaccia alla biologia del pianeta uguale, o forse maggiore, del riscaldamento climatico.
Attualmente meno del 4 per cento degli oceani è tutelato, le aree protette costituiscono una parte minima della superficie complessiva. Eppure proteggere gli oceani comporterebbe grandi vantaggi, anche dal punto di vista economico. Secondo una ricerca del Wwf, ogni dollaro investito nella salvaguardia delle “aree blu” ne renderebbe almeno tra fra posti di lavoro, risorse e servizi.
Quest’anno, la Giornata Mondiale degli Oceani accende i riflettori sulla prevenzione dell’inquinamento da plastica e sulla pulizia delle spiagge dai rifiuti. La celebrazione serve per informare tutti dell’impatto che le azioni umane hanno sugli oceani, per ha si tiene allo scopo di promuovere un movimento di cittadini pronti a difendere la salute degli oceani dalle minacce ricordate, per mobilitare e unire persone di tutto il mondo attorno a iniziative che garantiscano una gestione sostenibile dell’ambiente e, non da ultimo, per celebrare insieme la bellezza, la ricchezza e le promesse dell’oceano.

In Campania, si segnala l’iniziativa della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” che apre le porte della sede di Portici venerdì 8 giugno dalle 10 alle 18, per offrire una giornata dal fitto programma di informazione e approfondimenti alla scoperta del mare. Tra i partecipanti il WWF, la Capitaneria di Porto, le Guardie Ambientali d’Italia, la Lega navale, Città della Scienza e i licei “Flacco” e “Silvestri” di Portici.
Sabato 9 giugno il WWF Napoli continua la campagna per la difesa e la protezione del mare effettuando una pulizia della spiaggia della Gaiola insieme all’associazione che gestisce l’Area Protetta. Ci sarà la possibilità di servirsi di kajak per la pulizia del mare. Ornella Capezzuto presidente e Franco Marino consigliere di WWF Napoli, ricordano che “Il kajak è una imbarcazione inventata ed utilizzata dagli Inuit, gli abitanti delle regioni costiere artiche, da sempre capaci di adattarsi ad un ambiente per quanto freddo e difficile, ma rispettando la natura da cui traggono sostentamento. Ecco, anche noi dovremmo sentirci un po’ pionieri felici di aprire una nuova era di vita ecocompatibile, abbandonando gli sprechi e, soprattutto, cessando di sommergere il pianeta con quantità ingestibili di rifiuti che distruggono l’ecosistema, se non oculatamente riciclati e riusati per quanto possibile”.

Redazione Salernonews24

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