Continua il dominio: la Juventus vince la Coppa Italia
Salernones24.it-Sport -di Emanuele Petrarca-
La finale di Coppa Italia andata in scena allo Stadio Olimpico di Roma tra Juventus e Milan finisce nel segno del numero quattro. Quattro come i gol segnati durante il match, tutti a favore dei bianconeri, quattro come le coppe Italia consecutive vinte dalla Juve, quattro come gli anni in cui Massimiliano Allegri ha consecutivamente vinto sia la coppa che il campionato italiano, sempre con indosso i colori bianconeri, quattro come il numero di maglia dell’uomo che, con una doppietta, a sorpresa decide il match, cioè il difensore Medhi Benatia.
La Juventus festeggia la sua 13° Coppa Italia della sua storia e, soprattutto, festeggia l’ennesimo trofeo vinto in questi 7 anni in cui i piemontesi hanno lasciato alle avversarie soltanto poche briciole. Non basta un primo tempo in cui il Milan sembrava riuscire a reggere l’urto dell’armata bianconera affrontandola a viso aperto per impensierire una squadra apparsa fisicamente e mentalmente perfetta come non la si vedeva da qualche mese. Ma come sempre il carattere della Juventus esce nelle partite importanti e con un secondo tempo devastante, in cui ha messo a referto 4 gol grazie alla già citata doppietta di Benatia, intervallata dal gol del brillante Douglas Costa e succeduta dall’autorete del milanista Kalinic, riesce meritatamente ad aggiudicarsi partita e Coppa.
Un dominio, soprattutto a livello nazionale, che non sembra avere fine e che rimarca, qualora ce ne fosse ancora bisogno, il grandissimo lavoro svolto dalla società juventina in questi 7 anni grazie ad un progetto forte e duraturo che ha permesso ai bianconeri di creare quella che ad oggi è il più grande dominio della storia del calcio italiano. Una squadra che domina e che sa soffrire, che vince divertendo, ma che sa vincere anche giocando male, grazie alla qualità di una rosa attualmente superiore a quelle delle sue rivali italiane, ma figlia, anch’essa, di un miglioramento annuo dovuto ai continui successi e alla continua voglia di vincere. Anche quest’anno l’albo d’oro della Coppa Italia e quello del Campionato aggiungeranno rispettivamente per la 13° e per la 34° volta il nome “Juventus” sul proprio firmamento.
Al Milan resta il rammarico del non aver affrontato i secondi 45’ con la stessa volontà dei primi, anche e soprattutto per il merito della Juve, e di aver aggravato il passivo a causa degli errori grossolani del portiere Donnarumma, prima miracoloso due volte su Dybala, poi disastroso sbagliando nel giro di 8 minuti sia in occasione del gol di Douglas Costa che sul 3-0 firmato da Benatia, e della sfortunata autorete di Kalinic. Errori che hanno definitivamente spezzato le gambe alla squadra milanese. Con il sogno Coppa ormai svanito ai rossoneri di Gattuso non resta che pensare alla possibile qualificazione in Europa League e affrontare con il giusto piglio le due ultimi e difficili sfide contro Atalanta e Fiorentina, entrambe contendenti ad un posto in Europa, per non rischiare di concludere una stagione che, senza né coppe, né piazzamento in Europa, avrebbe più il significato di fallimento. Ultimi due match che, invece, per i bianconeri, vincitori della Coppa hanno più i connotati di una passerella in attesa della matematica certezza di poter festeggiare anche il 7° scudetto consecutivo, l’ultimo trofeo di 7 anni di vera e propria egemonia.
