Nel salernitano caccia illegale a terra e salvataggi in mare

Contrasto al bracconaggio e cura di tartarughe marine- di Vincenzo Iommazzo-

Continua la caccia in aree protette, ma non demordono i controlli per l’attività venatoria illegale. Recentemente i militari dell’Arma dei Carabinieri della stazione di Borgo Carillia, diretti dal maresciallo Vittorio Lorito e le guardie dell’Enpa di Salerno, hanno sorpreso un uomo a praticare caccia nell’area protetta “Foce Sele-Tanagro” a circa 25 metri dalla sponda del fiume Calore, non rispettando i limiti della Riserva. Gli accurati controlli per la ricerca di fauna illecitamente abbattuta hanno permesso di accertare illegalità e si è proceduto al deferimento del soggetto all’Autorità Giudiziaria competente per esercizio di attività venatoria in area protetta.

 

Ancora un’operazione antibracconaggio nell’Agro Nocerino. Le Guardie giurate zoofile-venatorie del Wwf Italia di Salerno, durante una breve attività ispettiva del territorio, con il supporto dei carabinieri della locale Tenenza, hanno individuato in una zona periferica di Scafati (Sa) e nelle vicinanze di una privata abitazione, una voliera con all’interno 5 cardellini, mentre nei pressi di una baracca sono state trovate 3 gabbie contenenti in totale 2 tordi e una quaglia. Il proprietario è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per detenzione di fauna particolarmente protetta. Gli uccelli sono stati portati all’interno della villa comunale di Scafati e restituiti alla natura.

Alfonso Albero, capo nucleo delle guardie Enpa di Salerno ricorda che il 31 dicembre si e’ chiusa la caccia per alcune specie, quali l’allodola, il merlo, la lepre comune e il cinghiale; i controlli continueranno per assicurare che non ci siano illeciti e per la salvaguardia delle specie protette.

 

Non viene trascurato il mare, risorsa fondamentale per la conservazione della biodiversità. Ultimamente, i militari della Guardia Costiera di Salerno, diretta dal capitano di Vascello Giuseppe Menna, hanno tratto in salvo una tartaruga marina della specie “caretta caretta”. L’esemplare, del peso di circa 50kg, era stato catturato accidentalmente da un peschereccio e successivamente affidato al personale della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli che si è subito attivato per occuparsi della cura e della riabilitazione. Come è noto, la tartaruga appartiene ad una specie fortemente minacciata in tutto il bacino del Mediterraneo e a rischio di dell’estinzione nelle acque territoriali italiane a causa dell’inquinamento marino, della riduzione degli habitat di nidificazione e degli incidenti causati dalle reti a strascico e dagli altri sistemi di pesca.

Gli interventi nel salernitano delle guardie giurate del Wwf Italia, dei Carabinieri e della Guardia Costiera, sono testimonianza di un continuo e costante monitoraggio del territorio. Un impegno benemerito di forze dell’ordine e di volontari volto alla tutela delle specie protette in mare e in terra, con particolare attenzione al contrasto del fenomeno del bracconaggio che continua ad essere presente sui territori e nell’Agro Nocerino in particolare. Sarà un bel giorno quando tale pessima usanza potrà essere debellata.

Vincenzo Iommazzo

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