Tartarughine neonate verso il mare ad Eboli

La schiusa delle uova seguita da più di cento persone-

Fino a poco più di un secolo fa, la nascita dell’erede al trono di una coppia regale avveniva alla presenza di magistrati e dignitari di corte, incaricati di testimoniare la realtà dell’evento e riferirne al popolo, non senza aver espresso, per primi, rallegramenti ai sovrani.
Questa tradizione si è rinnovata sulla spiaggia di Eboli presso il lido Camping Village Paestum, nel territorio della Riserva Regionale Foce Sele e Tanagro, dove si sono schiuse nelle notti dal 3 al 5 agosto sessantaquattro delle 75 uova deposte a giugno da una tartaruga marina Caretta-caretta e vigilate fin dal primo momento dai biologi della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, coadiuvati da volontari ENPA di Salerno e di Sea Shepherd Italia. Il nido era stato subito spostato di venticinque metri dalla posizione originaria troppo vicina alla battigia, per evitare danni in caso di forti mareggiate.

Più di cento persone, tra cui parecchi bambini e ragazzi, hanno seguito la prima schiusa, che fin dalle ore 22 era stata annunciata da piccoli movimenti della sabbia. Si è dovuto attendere oltre la mezzanotte per vedere apparire un groviglio di teste, carapaci, le pinne delle prime tartarughine pressoché immobili nella sabbia, stanche per la fatica di venire alla luce. Solo dopo alcune ore, recuperate le forze, hanno cominciato a muoversi e, amorevolmente accudite dai biologi e dai volontari, hanno guadagnato il mare.

Anche nella notte del 5 l’evento è stato seguito da moltissime persone che, alla luce della luna, hanno osservato in silenzio e con emozione i primi passi delle tartarughe dalla spiaggia al mare, guardandole mentre scomparivano tra le onde. Oltre a leggere il materiale informativo messo a disposizione e distribuito dal Wwf, le persone presenti hanno posto numerose domande ai biologi della stazione zoologica Dohrn per sapere di più su Caretta-caretta che sta tornando a riprodursi nell’ambiente costiero delle Riserve, a testimonianza di mare pulito e qualità ambientale elevata.

“La schiusa delle uova di tartaruga marina – ha dichiarato la Commissaria dell’Ente Riserve Naturali Foce Sele-Tanagro Maria Gabriella Alfano – e, in generale, la grande condivisione di tutti gli eventi naturali che riguardano questo territorio, danno più forza alle azioni dell’Ente per la tutela e la valorizzazione dei tratti di costa nei comuni di Eboli e Capaccio. In attuazione dei programmi della Regione Campania, ci confronteremo con le amministrazioni comunali e con la collettività per ricevere indicazioni e suggerimenti per un piano di gestione della pineta e delle zone circostanti che indichi le trasformazioni possibili e migliori la fruibilità delle spiagge, nel rispetto dell’habitat”.

Con l’aiuto indiretto delle tartarughine che si auspica continuino a nidificare sulle nostre coste, contribuendo in tal modo ad elevare la conoscenza e la sensibilità ambientale, soprattutto delle giovani generazioni.

Vincenzo Iommazzo

 

Vincenzo Iommazzo

Ultimi articoli di Vincenzo Iommazzo