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Amsterdam. Tulipani, biciclette e mulini a vento

Taccuino di viaggi —

di Valeria Saggese

In sella alla propria bici si possono scoprire paesaggi da favola e sentieri unici non accessibili con altri mezzi di trasporto. Per chi non è molto allenato oppure non è un ciclista provetto, ci sono luoghi che più di altri aprono le porte, anzi “le piste ciclabili” ai principianti. L’Olanda è uno di questi.

Ci sono vari tipi di viaggi organizzati che si possono intraprendere sulle due ruote, ma in Olanda grazie agli oltre trentamila kilometri di percorsi ciclabili, non c’è davvero da preoccuparsi anche se si decide di viaggiare “fai da te”.

Ad Amsterdam, mi sono subito resa conto che, più di ogni altro paese che conosco, c’è un forte rispetto per chi va sulle due ruote e ogni automobilista è abituato alla presenza dei ciclisti perché, di sicuro, ognuno di loro va in bici. È bellissimo vedere una città invasa dalle biciclette e con poche macchine, anche perché i mezzi pubblici come tram e metropolitana funzionano benissimo.

La città dei canali, famosa per il suo caratteristico quartiere a luci rosse e per i coffee shop autorizzati a vendere derivati di cannabis e marijuana, è attraversata dal fiume Amstel e circondata da canali risalenti al XII secolo che creano una magia quasi fiabesca. Il centro di Amsterdam, infatti, è Patrimonio dell’Umanità, non poteva essere altrimenti. I mercatini di fiori che vendono anche bulbi di tulipani sono adiacenti ai ponti ed è molto suggestivo soffermarsi a osservare le persone nelle loro attività quotidiane mentre la vita scorre intorno.

Attraversando ogni ponte a piedi o in sella alla bici si respira pace e storia, ma i canali sono navigabili quindi percorrerli con il battello è ideale per scorgere ogni angolo. La curiosità è che sul tetto di ogni casa vi è fissato un paranco con una carrucola. Queste strutture caratteristiche e bellissime, alte in media tre piani, sono davvero di una metratura piccolissima perché in passato le persone che compravano il terreno sottostante per risparmiare preferivano edificare strutture in altezza piuttosto che in larghezza. Dunque, ancora oggi per traslocare c’è bisogno di caricare i mobili esclusivamente dall’esterno e al n°7 di via Singel vi è la casa più stretta della città, è larga appena un metro.Piazza Dam è il centro nevralgico,  qui si trova il Palazzo Reale e non lontano vi è la stazione centrale del XIX secolo che vale la pena vedere. In questa zona ci sono molti ristorantini tipici e tra una pedalata e un’altra è bene fermarsi per sgranchire le gambe e per mangiare qualche piatto tipico a base di formaggi, carme e verdure.

Amsterdam, però, è soprattutto città della cultura e dell’arte. Non andate via dall’Olanda se prima non avete visitato la casa del pittore olandese Rembrandt e il museo di Van Gogh. Quest’ultimo merita un’attenzione particolare perché è un viaggio bellissimo nella vita del pittore fiammingo. La pinacoteca si sviluppa su tre piani e contiene 200 dipinti e 550 disegni e acquerelli. L’emozione che provo ammirando ogni capolavoro di Van Gogh è indecifrabile a parole, ma il mio pensiero va anche alla sorte dell’artista. Oggi, ogni suo quadro vale milioni di euro ed è davvero assurdo che abbia fatto una vita di miseria in un periodo in cui la sua arte era completamente inconpresa. Ma si sa, i geni sono più “avanti” rispetto al periodo in cui si trovano a vivere, quindi come la storia ci insegna, sono compresi ed apprezzati, ahimè, troppo tardi.

Poco distante dalla capitale, a soli 20 km, c’è Zaanse Schans, un villaggio con i mulini a vento che un tempo ne contava più di settecento. Vi sono anche delle casette deliziose e alcuni mulini visitabili all’interno. Questo luogo, decisamente turistico, è ideale per chi vuole trascorrere un pomeriggio nella natura, non lontano dalla città.

Ad Amsterdam  la qualità della vita è molto alta, così come in tutto il territorio dei Paesi Bassi caratterizzato da distese di tulipani e colori tipici dei quadri di pittori fiamminghi. Tutto sembra un dipinto, un capolavoro di Van Gogh.

foto a cura di Valeria Saggese

 

 

 

 

Valeria Saggese

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