Il commissario Soneri fa tappa a Salerno
Le interviste di Barliario: Valeri Varesi-
Torinese di nascita, parmense di adozione, con la passione per il giornalismo . Attualmente lavora nella redazione bolognese di Repubblica. Vari i Gialli e Polizieschi pubblicati fin dal 1998 in cui dal tratto della sua penna nasce il commissario Soneri. Ai suoi scritti si ispira la serie di sceneggiati televisivi “Nebbie e Delitti” dove il personaggio del commissario buongustaio viene interpretato dall’attore Luca Barbareschi.
Varesi è stato il primo protagonista della terza edizione di “Le Notti di Barliario” dove ha parlato del suo ultimo lavoro: “Il commissario Soneri e la legge del Corano”, presentato da Massimiliano Amato.
Nel suo ultimo noir, l’autore conduce il lettore oltre il delitto, ciò che lo affascina è il contesto. Ricerca i motivi dell’omicidio, ciò che lo fa scaturire, la causa non solo l’effetto, la motivazione, perché in quelle motivazioni c’è il divario tra Bene e Male.
-Lei ha utilizzato il noir per far luce sulla società e descriverne le ombre. Qual è il suo messaggio?
“Soprattutto ho inteso scavare nelle ragioni che determinano un delitto, cerco di scardinare le gabbie tradizionali in cui è racchiuso il genere letterario aprirlo ad un’analisi della società”.
-Da bravo indagatore di anime, a Lei interessa scavare nelle motivazioni che inducono al delitto. Quanto l’affascina scrutare, scavare…?
“Capire il male dentro di noi è cosa importante. Tutti possono essere serial killer, vi è poi la corazza etica che tiene a bada il mostro dentro di noi, evitando che si scatenino le pulsioni più nere”.
-La nebbia è un elemento costante e caratterizzante i suoi noir. Quanto è importante nella sua vita questo scenario avvolto dal mistero?
“ La nebbia è uno stato d’animo, come il noir, lo rappresenta bene. Sono nato in un posto nebbioso, la sento, la vedo. Salerno è l’opposto! Immagino che qui si abbia l’idea di un mondo luminoso, solare. Dalle mie parti è diverso, si è meno espansivi, più portati all’introspezione. La nebbia influisce sul carattere. Crea mistero non vedere oltre la cortina per cui non sappiamo cosa immaginarci, cosa decifrare, quel che sarà”.
-Cosa pensa de “Le notti di Barliario”, questo Festival made in Salerno?
“ Sicuramente tornerò. Sono stato accolto molto bene ed è una manifestazione molto partecipata”.
Claudia Izzo