Roma: oggi e domani la biodiversità cilentana nel monitoraggio nazionale

ISPRA AVVIA IL IV° REPORT “HABITAT”

Il piano nazionale di monitoraggio della biodiversità verrà presentato il 19 e 20 ottobre a Roma presso l’Acquario Romano a cura dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – ISPRA – e del Ministero dell’Ambiente.La conferenza vede la partecipazione di studiosi ed esperti riuniti con l’obiettivo di fornire una base comune ai tanti organi che lavorano al progetto, così da permettere di raccogliere dati in modalità standard confrontabili tra di loro.Tecnicamente si tratta di fornire i manuali per le specie e gli habitat di interesse Comunitario, secondo  una importante Direttiva CEE del 1992 avente lo scopo di promuovere il mantenimento della biodiversità nel continente.

L’Italia è un paese ricchissimo di biodiversità e, nell’ambito nazionale, la provincia di Salerno e il Cilento in particolare sono tra le aree che dispongono di una grande varietà di specie e di habitat caratteristici. E’ con giusta visione del futuro che la Commissione Europea ha sancito per i paesi membri l’obbligo di tutelare queste ricchezze seguendone lo stato di conservazione, le evoluzioni e, soprattutto, le minacce all’ecosistema, in modo da poter intervenire quando necessario.

L’ISPRA ha già presentato in passato rapporti contenenti dati sullo stato di conservazione delle specie e degli habitat tutelati. Oggi, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e delle principali società scientifiche italiane ha messo a punto un manuale che raccoglie un organico corpus di schede pensate per facilitare il lavoro che le Regioni, gli Enti pubblici, le Aree Protette, il mondo accademico e della ricerca dovranno svolgere per realizzare il quarto rapporto sulla biodiversità da approntare entro il 2018.Dovranno essere rilevati elementi caratterizzanti specie animali e vegetali, mammiferi, rettili, anfibi, invertebrati e avifauna di interesse comunitario. Non mancano curiosità anche per i non addetti ai lavori quali la presentazione del caso Kosteletzkya pentacarpos, rosa presente in Corsica sulle rive dello stagno di Biguglia, oppure novità relative all’ecosistema individuale e irripetibile di alcune aree del Pollino.

Finalmente si potrà arrivare a conoscere meglio il valore culturale ed ecologico, prima ancora che di sviluppo economico, di vasti territori del nostro paese. Così come non è pensabile, per esempio, che un museo non abbia un catalogo di tutti gli oggetti posseduti e della loro collocazione storico-temporale, così potranno essere colmate  le lacune di informazioni che connotano molte Aree Protette.Mettendo in comune le grandi esperienze disponibili negli Enti, nel mondo della ricerca e delle associazioni ambientaliste, potrà essere facilitato e reso più incisivo il compito di conoscere e proteggere la straordinaria biodiversità del nostro paese, volano di sviluppo economico sostenibile e di migliore qualità della vita delle popolazioni quando aumenta la conoscenza e il rispetto della natura circostante.

Vincenzo Iommazzo

Redazione Salernonews24

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